CHIVASSO - Quando in una città si demoliscono le case presenti da secoli in una via del centro storico significa che quell’amministrazione sta dando uno schiaffo alla città ,e che non c’è un’opposizione in grado di fermare questo disastro.
Questo è il potere che ha dimostrato Fluttero dicendo ai chivassesi: io quelle case le butto giù perché qualcuno deve fare delle case nuove.
Non interessa se le case sono presenti da secoli vicino all’ex Convento.
Non interessa se le case sono in buono stato di conservazione e se ha sede la storica Locanda del Sole.
Quelle case vanno abbattute perché tanto i cittadini non capiscono nulla, e accetteranno i nuovi edifici anche se non hanno le caratteristiche di quelli abbattuti.
Io sono il Sindaco e con la mia maggioranza faccio quello che voglio anche perché l’opposizione è in coma profondo e non ha la forza di protestare e di alzare le barricate.
Marbert
10 commenti:
L'opposizione, si imbavaglia, ma non per protesta, ma per non disturbare l'amministrazione che fa tante belle cose.
Mi sapete dire di che partito sono:Centin,Fatibene,Scinica S,Milani?
In questa riflessione si esprim bene quanto è successo a Chivasso, con le ultime giunte. Si sono fatti affari, tralasciando la costruzione della cosa più importanet di una comunità, ovvero il bene comune. Cemento dappertutto, affari per i soliti noti e per gli amici, e niente per far diventare chivasso una città vivibile. Niente trasporti, niente luoghi comuni, niente servizi. E' ora di cambiare obiettivo e prospettiva
"E' ora di cambiare obiettivo e prospettiva", verissimo, ma quali sono questi obittivi e prospettive?
La cosidetta opposizione si deciderà a dire ai cittadini quali sono le intenzioni?
Assistiamo, a uno spettacolo indegno, da una parte uan maggioranza arrogante che fa ciò che vuole, dall'altra un'opposizione, che dire inesistente è poco, a volte è addirittura complice, come nel caso delle politiche culturali ( cito queste, perchè ne capisco un po', ma mi pare che anche negli altri settori non sia molto diverso).
I cittadini aspettano che l'opposizione dica qualcosa, faccia qualcosa e non solo ricerchi un candidato "last minute" come avviene da molti anni.
Per fortuna la rinuncia di Ciuffreda è avvenuta in largo anticipo, almeno il copione è cambiato un po', perchè è da anni che si presenta uguale.
Una opposizione credibile, a mio modesto avviso, è ora (in ritardo, ma meglio di niente), che scenda tra la gente, veramente tra la società civile, e abbia il coraggiop di dirci che vorrà fare se amministrerà Chivasso e con quali persone, faccia i nomi dei possibili assessori,altrimenti si sa già che saranno frutto di lottizazioni.
Simone Capula
simone, guarda che non c'è nessuno che ti regala niente. tu spesso parli dell'opposizione come di una cosa esterna da te, delegando ad altri un potere che poi (gli altri) usano a loro vantaggio. Se vuoi che le cose cambino, mettiti in gioco. La sinistra ha dimenticato una cosa, in questi anni: che l'unico antdoto alle porcherie è la partecipazione. Certo chi stava nelle alte stanze ha favorito questo, ma o si torna ad un impegno di tutti, o saranno sempre i soliti a restare dove sono. scusa, ma non è un attacco personale. Spesso chedi nomi e facce nuove. Ma a chi li chiedi, a quelli che dovrebbero farsi da parte?
Massimo Zesi
Si Massimo, a quelli che dovrebbero farsi da parte o fare un'autocritica profonda e onesta. E' una questione morale.
La "sinistra" virgoletto (mi è difficile capire le differenze, so che ci sono, ma mi riesce difficile coglierle e analizzarle), non capisce che andare a capire che succede nella società civile è cogliere ciò che la società civile può offrire.intendo che per ogni, chiamiamolo per capirci, settore nella società civile c'è chi può aiutare la politica a capire, e lacsiare da parte le lobby e cercatre di fare qualcosa di nuovo o probabilmente di molto vecchio.
A Chivasso ad esempio, negli ultimi due anni, per quanto riguarda l'ambientalismo, la cultura (sono esempi), ci sono stati segnali forti, penso al Mauriziano, ora all'Acqua, la nostra censura, Puppo, ma poichè quelli che dovrebbero mettersi in disparte o a mio avviso, dovrebbero dimostrare che pensano su certe cose, si impegnano fino a quando gli è chiaro l rischi elettorale,poi abbandonano "la società civile" per paura di un non ritorno elettorale o peggio perchè pensano che non sia popolare, insomma mi pare che molti appogiano alcune lotte solo fino quando c'è l'esposizione mediatica (il valore dei media locali meriterebbero una profonda analisi, è avvenuto su quasi tutte le lotte intraprese in questo ultimo periodo, la politica continua a non capire o a far finta di non capire che molti ogni giorno con il proprio lavoro ( penso a noi operatori della cultura, ma anche ai cooperatori)lanciano e fanno lotte politiche enormi e hanno bisogno di DIALOGO e non di CLIENTELE.
Fare certi lavori in modo onesto e militante, sia bene caro Massimo, non solo è difficile, ma anche pericoloso, la "sinistra" è che la partecipazione è anche in molte "professionalità" che sono proprie o dovrebbero essere proprie di una sinistra sana e intelligente.
Chi andrà amiinistrare Chivasso, dodovrebbe dare un segno forte, molto forte annullando gran parte delle clientele trasversali che hanno invaso i due schieramenti in ogni settore. La sinistra deve liberarsi di zavorre vecchie che di sinistro hanno giusto giusto la faccia. Io non mi tiro fuopri, anzi, con il mio lavoro quatidiano, sto ben piantato al centro, sia a Chivasso che altrove, ma a parte pochi isolati e seri politici (son quelli che contano meno) nressuno si accorge del lavoro che fanno le Associazioni, le Cooperative ecc..
So che mi si darà dell'utopista, ma se non sbaglio l'utopia è stata a lungo la base della sinistra e a volte si è attuata, certo che molti discorsi, con la classe dirigente italiana e chivassese, permettimi la presunzione, che non ha cultura son piuttosto difficili da fare.
Con affetto
Simone
Ehi, Capula, l'hai tenuta la bottiglia di mio fratello?
Si, ma se intendi che ho bevuto troppo per quello che scrivo, non risponde alle verità. SONO Lucido almeno penso.
Simone, ho letto tre volte la tua lettera e non ho capito niente. Forse sono anch'io reduce da un pranzo familiare, però tu non potresti mica tradurti in italiano?
Simone, la bottiglia ancora quasi piena di Jaegermaeister l'ho lasciata da te? E quella di grappa? Non le trovo più.
eh, caro simone, che dirti? concordo con la tua risposta, e spesso mi chiedo in che parte della linea mettermi, se tra quelli che se ne devono andare o meno. Tendenzialmente sarei per l'essere tra i vecchi, ma però poi non vedo i giovani. E qui cade il ragionamento. DOve sono quelli che dovrebbero sostituire i vecchi tromboni trombati?
ciao
Massimo
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