Dal Movimento 5 stelle in Consiglio regionale del Piemonte
I nostri due dipendenti “a 5 stelle” in Regione hanno presentato la loro prima proposta di legge in Commissione Bilancio con l’obiettivo di modificare i parametri per la determinazione delle indennità dei Consiglieri regionali, i rimborsi spese, l’indennità di fine mandato e il vitalizio ora vigenti. La proposta, che potete leggere integralmente qui sotto, è riassumibile in sette punti:
1) L’indennità di carica verrà determinata nella misura del 55% dell’indennità di carica parlamentare mensile lorda come già previsto dalla Legge Regionale originaria n.10/1972 invece che dell’85% (come previsto ora a seguito degli aumenti approvati negli anni).  L’indennità per i Consiglieri passerà quindi da €. 9.948 (lordi per 12 mensilità) a €. 6.437.
2) Verrà soppresso il gettone di presenza di circa 122 € che ora viene attribuito una sola volta per ogni giorno di presenza effettiva alle riunioni istituzionali, e per presenze a riunioni cui i Consiglieri partecipino in veste istituzionale, dichiarate.
3) Il rimborso chilometrico verrà calcolato sul costo medio d’esercizio riferito a un’autovettura a benzina/gas liquido di segmento di tipo “C” (invece che a benzina di segmento di tipo “D”) producendo pertanto un risparmio di circa il 20%.
4) L’indennità di fine mandato verrà ridotta a una (anziché due) volta l’ultima mensilità lorda dell’indennità consiliare moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato portandola pertanto dagli attuali €. 99.480 a €. 29.255.
5) Il rimborso delle spese per l’uso dell’aereo verrà calcolato sulla base del 75% (invece che del 100%) delle tariffe ordinarie applicate dalle compagnie di bandiera.
6) Verrà abolito l’assegno vitalizio (che dà diritto ai Consiglieri “…al compimento del 65° anno di età, a un assegno vitalizio che varia da un minimo del 30% ad un massimo dell’80% dell’indennità consiliare, a seconda degli anni di mandato svolto”).
7) Verrà istituito un Fondo speciale, alimentato dalle somme derivanti dai maggiori risparmi ottenuti dalla riduzione dei costi, destinato a sostenere: a) progetti di edilizia scolastica; b) l’estensione della copertura della banda larga in Piemonte.

Vi invitiamo a contribuire per migliorarla.
Leggi il testo in www.piemonte5stelle.it

8 commenti:

Battista Rosso. ha detto...

non ci trovo niente di originale, tutte cose che da un sacco d'anni girano e si dicono. Per cambiare effettivamente le cose non servono questi inutili pagliativii o maquillages istituzionali. Per cambiare le cose è necessario un ritorno ad una forma di ideologia socialista, in grado di modificare l'esistente partendo dai rapporti di forza esistenti. Cercando di NON ripetere i gravi errori del passato, ridistribuire le ricchezze sul serio e riannodare il rapporto con le classi sociali di riferimento. Oggi la sinistra in Italia e in Europa, è prevalentemente votata dalla classe medio-borghese. I proletari del terzo millenio o non votano oppure votano a dx, con la scusa della identità nazionale in funzione anti-immigrati. Cio' a causa della nuova guerra fra ultimi, creata ad arte dalla classe dominante in commbutta on le multinazionali che hanno imposto la globalizzazione a loro sporco uso e consumo.
Bisogna spezzare questo legame che lega in modo improprio le classi meno abbienti al potere politico-economico-finanziario, partendo dall'analisi dei bisogni sociali e dando un forte esempio mediatico.
Le cazzate di Beppe Grillo lasciamole a lui e agli altri comici del cazzo mome lui.
Battista Rosso.

Anonimo ha detto...

Battista Rosso scrive:
"Le cazzate di Beppe Grillo lasciamole a lui e agli altri comici del cazzo come lui".
Che tristezza ostinarsi a non volere capire cosa sta succedendo "fuori", nel "mondo", non nelle nostre dotte riflessioni sul socialismo.
Ho pubblicato le proposte del Movimento 5 stelle in consiglio regionale con una certa malinconia, chiedendomi: ma perché queste richieste non le fa Eleonora "Madonna di Fatima" Artesio? Perché invece dobbiamo leggerle nel blog di Grillo? Che l'abbiamo mandata a fare Artesio in consiglio regionale? Quella che non ha mai trovato il tempo di venire al circolo afa re due parole sulla sanità chivassese? Ma trovava il tempo per tagliare nastri all'ospedale con Matola e Fluttero? Ora potrebbe farle queste proposte, ora che non ha più il vincolo di coalizone con la Bresso, e potrebbe magari sforzarsi a fare un po' di opposizione. Era meglio mandarci Bossuto, che almeno si sbatteva ad andare dove lo chiamavamo e ci aiutava, per quel che poteva, e sono sicuro che adesso farebbe opposizione dura contro Cota.
Aggiungo un'altra osservazione. Martedì in consiglio regionale si è cominciato a discutere l'emendamento, proposto da Cota e dai suoi, che spazza via l'articolo della LG 32 che vieta il fuoristrada: ossia, via libera a moto e quod a distruggere i nostri boschi. Bene, perché l'unico intervento dell'opposizione è stato quello di Davide Bono? E nulla è venuto dagli altri, compresa Pentenero, che abitando a Casalborgone conosce bene i pericoli che corre il Bosc Grand minacciato dal giardino e dal Motoclub??? Anche queste sono "cazzate di Beppe Grillo" che è meglio lasciare a "a lui e agli altri comici del cazzo come lui".
Già, dimenticavo, noi siamo più furbi, intelligenti, saputelli dei "comici del cazzo". E siano così furbi e intelligenti che stiano scomparendo. Siano all'uno per cento. Quelli che imprecano contro il "comico del cazzo" hanno almeno letto il programma di Grillo? O fa loro senso prendere in mano quelle dieci cartelle di programma? Andiamo avanto così! A diatribare di socialismo, mentre l'opposizione la fanno gli altri.
Paolo Ballesio

Simone Capula ha detto...

Vorrei chiedervi se è solo una mia impressione, spesso sul blog, si discute sui massimi sistemi, ma quando si entra nel merito di questioni legate ai problemi della sinistra chivassese (non sempre in modo dotto e interessante, ma si tratta pur sempre di ragionamenti) la discuissione viene fatta cadere o addirittura ignorata. Ieri sono andato a vedere come si svolgono gli incontri "elettorali" di Matola nei quartieri, forse i politici della sinistra chivassese per capire qualcosa di più del loro territorio dovrebbero scendere dal piedistallo e avere l'umiltà di andare a vedere che fa la destra.La sinistra si affanno un po' troppo a intercettare voti adestra e non capisce che sta succedendo per le strade, nei quartieri, mentre nelle segreterie della sinistra ci si scanna per un posticino, la destra promette nei quartieri e si sta preparando a una ennesima vittoria schiacciante.
Non mi si dica di nuovo " e tu che fai?", io sono un semplice elettore non chiedo voti, io chiedo alla sinistra da IDV a Rifondazione, ma che state facendo? Aspettate di chiederci il voto di nuovo con lo spauracchio della vittoria della destra? La destra ha già vinto, se si continua a stare zitti e con la puzza sotto il naso. All'elettore medio di sinistra non resta che fare notare a chi può le cose, poi o astenersi o votare "i cazzo di comici".
Dimenticavo, all'incontro con Matola erano presenti un giornalista di sinistra e un consigliere della minoranza, un po' spaesati, spero che facciano un resoconto ai notabili della sinistra di ciò che hanno visto

Anonimo ha detto...

Madonna santissima. Non credo ai miei occhi leggendo queste frasi:
"è necessario un ritorno ad una forma di ideologia socialista"; "modificare l'esistente partendo dai rapporti di forza esistenti"; "riannodare il rapporto con le classi sociali di riferimento".
Ma CHE COSA VOGLIONO DIRE? Per chi ha meno di 50 anni è un linguaggio in codice, per iniziati, un sinistrese e politichese incomprensibile. Roba da Claudio Grassi e la corrente dei "grassiani", cioè lo 0,00005 dell'elettorato italiano. Qualcuno avrebbe ancora il coraggio di fare un comizio parlando così? Se sì, allora siamo pronti a creare il Comitato dinosauri chivassesi.
Camilo Torrazza

saturninox ha detto...

Mi sembra che dai commenti emerga chiaramente qual'è il problema di Chivasso. Invece che trovare terreni comunisui quali costruire opposizione e (non sia mai) prospettive per il futuro, lo sport più celebrato è quello di cassare l'altro, evitando di attaccare l'attuale maggioranza. questa deve essere aggiunta la oramai cronica mancanza di nuovo personale politico (traduco per le nuove generazioni, facce nuove) Personalmente non ho nulla contro la lista cinque stelle e anzi penso che sarebbe importante stabilire dei collegamenti concreti sui temi che possono unire: lotta alla casta, ambiente, sviluppo del territorio. E però per farlo mi pare importante che emergano volti nuovi che abbiano voglia di spendersi. La nostra comunità sta subendo un attacco feroce e devastante, e tante sono le cose da fare. Ma la prima mi sembra quella di rinnovare la rappresentanza. Non penso che il vero problema sia cosa fare, i problemi sono chiarissimi e oramai stantii, ma penso che sia necessario uscire dalle logiche dei partiti come risolutori deiproblemi. Non ne sono capaci, almeno a Chivasso. Forse è necessario effettuare un rinnovamento, non tanto delle ideologie, quanto del personale. Chi vuole si faccia avanti. mi sa che c'è posto.

Anonimo ha detto...

Già, perché quando di parla di Germani e della sua esperienza come presidente della Fondazione Circuito teatrale del Piemonte nessuno commenta? Si considera sconveniente fare nomi e cognomi?

Anonimo ha detto...

Caro Saturinox, ma come si fa a far emergere facce nuove? O emergono loro, oppure noi che siamo facce vecchie possiamo fare qualcosa per farli saltare fuori? Le nuove leve o emergono da sé oppure nessuno può farle emergere.
In realtà, facce nuove emergono nella società italiana: Libera, i grilli, i viola, 3e32 a L'Aquila, e chissà quanti altri. Non emergono più nei partiti, che appaiono defunti. I rifondaroli chivassesi sono vivaci e sempre in pista non perché rifondaroli, ma nonostante siano rifondaroli. Anzi, in realtà non sono più affatto rifondaroli. Sono movimentisti, dadaisti, ambientalisti, moralisti, inventivi, innovativi, populisti, decrescenti, grassi, con i capelli lunghi, malvestiti, tutto quel che volete, ecc. ecc. Ma più niente a che fare con la esausta e mummificata Rifondazione, esemplificata dai barbosi e inutili comunicati di Petrini e Artesio. Rifondazione vive ormai solo più quando si aggrega ai movimenti della società civile, altrimenti non esiste più. O esiste quando agisce in modo completamente indipendente dalle direttive dall'alto, come a Chivasso, dove il circolo è ormai una repubblica indipendente a trazione zesi/fredy, che per fortuna se ne fregano di Patrito. I mitici dirigenti torinesi cercano di posare il sedere su qualche sedia, purchessia, come il grande Favaro, il protettore di Porporato, che dalla segretarie provinciale di Rifondazione è passato a Sinistra e Libertà per poi arrivare ad un confortevole posto al gruppo consiliare dell'IdV in Regione. E magari migrerà ancora.

saturninox ha detto...

Certo, nel mondo delle cose succedono. Peccato che a Chivasso di tutto l'elenco che hai fatto non si veda traccia. In forma organizzata, intendo. Hai visto qualche grillino in giro? L'unico posto dove a volte appare qualche cosa che gli somiglia è su questo blog, in qualche commento. Spesso sento chiedere conto di cosa fa rifondazione a chivasso. La risposta è in quello che su questo blog trovi.Questo è l'unico posto in chivasso dove si è parlato di Germani. Noi siano gli unici che hanno fatto iniziative sull'ambiente, sulla cultura, sulla censura, sull'acqua. Certo è poco ed è parziale. Non riusciamo a fare iniziative sul lavoro, o sui giovani. Non abbiamo mai messo cappelli sulle iniziative che in questi anni abbiamo portato avanti, dal mauriziano in poi, dando precedenza ai comitati ed alla società civile. Ma sempre qualcuno di noi ha aiutato, dato sede, trovato soldi. spesso di tasca propria. Io non so come si possa far crescere nuove leve, nuovi volti. Ma penso che sia indispensabile che si esca dalla delega ai partiti. Mio nonno ogni tanto cambiava la semenza, per avere un raccolto più vigoroso. Forse è arrivato il momento che anche a chivasso di paccia una potatura dei rami vecchi, per lasciare spazio a nuovi virgulti.
Propongo una festa dell'addio, con la soppressione dei vecchi politici. Attenti però che l'aver trovato un capro e averlo poi sacrificato, toglie alibi. Cari cittadini, se volete che chivasso sia diversa, dovete esere diversi voi.