Da “La Repubblica” del 18.05.10: “Il Parlamento lavora poco: il Senato 9 ore la settimana”, in media. Lo dice Fini. Mentre alla Camera sono veramente degli instancabili lavoratori, altro che lavorare in miniera: ben 16 ore la settimana. I deputati meriterebbero di ricevere anche una indennità per “lavoro usurante”.
Senatore Fluttero! E’ giunta l’ora che ti autoriduci lo stipendio. Ecco perché avevi tutto quel tempo per fare l’imprenditore (Movicentro) e il mediatore nella compravendita dei terreni intorno alla discarica: al Senato non fai un tubo, quindi ti puoi permettere un secondo e un terzo lavoro.
Il ministro Calderoli propone di ridurre del 5% lo stipendio dei deputati. Ecco come la Lega vuole colpire duramente “Roma ladrona”: riducendo alla fame i poveri parlamentari.
Guadagnano già così poco! Sono alla canna del gas. Quanto guadagnano? Ce lo dice “il Fatto quotidiano” di domenica 15 maggio, ricavando i dati dal sito internet di Camera e Senato. Un deputato percepisce una retribuzione mensile netta di 15.157 euro e un senatore appena 13.011. Ma “alla retribuzione va sommato l’assegno di fine mandato, il vitalizio e il rimborso delle prestazioni sanitarie" (e perché? Gli ospedali non sono gratis? Ah, già, forse ricorrono alla sanità privata). "Inoltre deputati e senatori usufruiscono di tessere gratuite per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea” (e la funivia? Non se la dovranno mica pagare di tasca loro, quegli sventurati?). Noi del blog avevamo ragione, avevamo visto lontano quando promuovemmo una colletta per i parlamentari e gli immobiliaristi indigenti di Chivasso. Potremmo mettere un banchetto il sabato al mercato per fare la colletta, e piantarla con la raccolta firme per l’acqua pubblica.
Chi volesse saperne di più può leggere questo articolo pubblicato il18 maggio su lavoce.info (www.lavoce.info).
I ragazzi della Via Pal(eologi).
Per saperne di più:
Dopo Cameron e Zapatero, anche il ministro Calderoli ha proposto di ridurre del 5 per cento gli stipendi di ministri e parlamentari. In Italia la proposta è stata accolta da giudizi contrastanti. I più favorevoli hanno evidenziato il valore simbolico della riduzione degli stipendi degli "alti papaveri". Per gli scettici, la proposta è semplicemente ipocrita: i costi della politica sono enormi non (solo) a causa degli stipendi dei parlamentari, ma anche per tutti gli altri servizi (legali e non) di cui i politici beneficiano e dei quali il contribuente è chiamato a pagare il conto.
Da tempo lavoce.info contribuisce a fornire un identikit dei politici monitorandone il costo economico dei politici, e la loro produttività in parlamento. I risultati sono poco confortanti ed anche la loro evoluzione nel tempo non lascia ben sperare. Ecco alcuni dati chiave:
- Dagli anni 90, l'indennità parlamentare di un deputato italiano è superiore a quella di un parlamentare statunitense, nel 2006 la differenza era del 20% circa. Eppure il livello di istruzione dei nostri parlamentari si è drasticamente ridotto nel corso degli anni.
- Ai deputati italiani è consentito di mantenere le loro attività professionali (ad eccezione dell'impiego in altre istituzioni pubbliche o private controllate dalla stato e per gli impieghi a tempo pieno). Questa possibilità di cumulo non è consentita negli Stati Uniti.
- Questo reddito extraparlamentare è associato ad un maggior assenteismo in Parlamento
Ben venga dunque la riduzione proposta da Calderoli, ma altre e più sostanziali riforme sono necessarie per migliorare per ridurre il costo, ma soprattutto per migliore il rendimento della politica:
- l'abolizione della possibilità di cumulo
- la riduzione del numero dei parlamentari
Da tempo lavoce.info contribuisce a fornire un identikit dei politici monitorandone il costo economico dei politici, e la loro produttività in parlamento. I risultati sono poco confortanti ed anche la loro evoluzione nel tempo non lascia ben sperare. Ecco alcuni dati chiave:
- Dagli anni 90, l'indennità parlamentare di un deputato italiano è superiore a quella di un parlamentare statunitense, nel 2006 la differenza era del 20% circa. Eppure il livello di istruzione dei nostri parlamentari si è drasticamente ridotto nel corso degli anni.
- Ai deputati italiani è consentito di mantenere le loro attività professionali (ad eccezione dell'impiego in altre istituzioni pubbliche o private controllate dalla stato e per gli impieghi a tempo pieno). Questa possibilità di cumulo non è consentita negli Stati Uniti.
- Questo reddito extraparlamentare è associato ad un maggior assenteismo in Parlamento
Ben venga dunque la riduzione proposta da Calderoli, ma altre e più sostanziali riforme sono necessarie per migliorare per ridurre il costo, ma soprattutto per migliore il rendimento della politica:
- l'abolizione della possibilità di cumulo
- la riduzione del numero dei parlamentari
- » IL REDDITO DEL POLITICO ITALIANO E AMERICANO * 18.05.2010
- » MENO PARLAMENTARI PER MENO CORRUZIONE , Tito Boeri e Vincenzo Galasso 02.03.2010
- » MASSIMA SPESA, MINIMA RESA? , Vincenzo Galasso , Massimiliano Landi , Andrea Mattozzi e Antonio Merlo 27.05.2008
- » Quando il reddito è extra-parlamentare , Paolo Naticchioni , Tommaso Nannicini e Stefano Gagliarducci 07.06.2007
- » L'identikit del parlamentare italiano , Stefano Gagliarducci , Tommaso Nannicini e Paolo Naticchioni 04.04.2006
4 commenti:
beh, qualcuno potrebbe aiutarlo ad integrare devolvendo parte dell'affitto di un locale in centro... :-)
Potrebbe anche essere assunto per lavori socialmente utili presso fondazione 900, Blue room, Uni 3, ass. Sorriso, Samco,Foravia ecc..
Associazioni al di sopra delle parti politiche, che prendono finanziamenti e fannocampagne elettorali ai vari politici adestra e a sinistra
Caro anonimo, se ti riferisci al locale commerciale all'angolo tra Via Regis e Via Caduti della Libertà, è di proprietà di mia madre, che lo ha regolarmente affittato. Se non sei convinto, puoi rivolgerti all'amministratore del condominio.
piero meaglia
Sono d'accordo: Fluttero, tagliatelo!
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