S.O.S. nucleare...

Le centrali nucleari che si vorrebbero costruire in Italia (il tipo Epr) sarebbero a rischio di esplosione, di un incidente "tipo Chernobyl": a rivelarlo, sostiene Paolo Brutti (Idv), sono dei documenti confidenziali di fonte Edf pubblicati sul sito www.sortirdunucleaire.org.
Brutti chiede che Berlusconi e i ministri interessati ne prendano visione e dispongano una indagine tecnica, senza quindi ricorrere ad argomentazioni politiche, per verificare la consistenza o meno della documentazione e dei rischi indicati. "Esprimo - dice Brutti - una fortissima preoccupazione per l'esistenza in rete di documenti riservati attribuiti a fonti interne ad EDF (Electricitè de France) dai quali, se fossero veri, risulterebbe che le centrali di tipo EPR di futura costruzione in Italia presentano un rischio di esplosione intrinseco alla loro progettazione in grado di determinare la fusione del nocciolo del reattore. Ciò sarebbe determinato, secondo le documentazioni tecniche riservate presenti in rete, dal fatto che per realizzare gli obiettivi di produzione di energia elettrica a costi economicamente competitivi sarebbe necessario pilotare la centrale in modalità vicinissime al punto critico di equilibrio. Se le cose fossero vere sarebbe necessario un profondo ripensamento della scelta nucleare italiana". "Una fonte interna ad EDF - afferma l'esponente di Idv - avrebbe divulgato documenti confidenziali  secondo i quali si potrebbe dimostrare che la concezione dei reattori tipo EPR, in costruzione in Francia e previsti in Italia, implicherebbe un
rischio molto serio di 'un incidente nucleare maggiore' con conseguenze incontrollabili e disastrose. Secondo questa fonte, la centrale EPR sarebbe estremamente pericolosa in quanto, a detta degli esperti estensori dei documenti, alcuni modi di pilotaggio del reattore EPR (il cosiddetto RIP cioè ritorno istantaneo in potenza) potrebbero provocare l'esplosione del reattore a causa di un evento di espulsione delle barre usate per moderare o spegnere la reazione nucleare. Questi modi di pilotaggio non sarebbero previsioni astratte ma modi correnti di funzionamento della centrale necessari per realizzare l'obiettivo di redditività economica della centrale stessa, redditività che è strettamente legata al fatto che la potenza del reattore possa essere adattata alla domanda elettrica. Allo scopo di realizzare la gestione economica di una centrale di tipo EPR, i progettisti non si sarebbero peritati, sempre secondo i documenti di cui si parla, di prendere rischi estremamente reali di un incidente nucleare". "Oltre a questo - cita ancora Brutti - la fonte rivela che molti degli argomenti in favore di EPR (potenza, rendimento, aumento della sicurezza) sarebbero falsi. Sembrerebbe dunque, secondo la fonte, che la concezione di EPR accrescerebbe il rischio di un incidente del tipo Chernobyl che comporterebbe la distruzione degli involucri di confinamento e la dispersione massiccia di radionuclidi nell'atmosfera". "I documenti confidenziali in questione sono riportati integralmente nel sito web www.sortirdunucleaire.org
e possono essere visionati da tutti. La confutazione delle tesi contenute nei documenti non può essere un esercizio politico ma deve basarsi su assicurazioni e controdeduzioni attentamente valutate dalle autorità preposte alla sicurezza nucleare. Il presidente del consiglio Berlusconi, il ministro Scajola e la ministra Prestigiacomo prendano immediata visione della documentazione presente nel sito e avviino - conclude l'esponente di Idv - una immediata indagine per appurarne la consistenza prima di fare ogni ulteriore passo nell'avvio della realizzazione di una o più centrali EPR nel nostro Paese".
AAMTERRANUOVA.IT

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