Chivasso in prospettiva...

Sul settimanale  La Nuova Periferia a marzo ho scritto:
"Certo Chivasso dimostra la sua vocazione di città residenziale, al centro
di un territorio in crescita demografica. Sarebbe però bello poter dar
notizia non solo dell'aumento degli abitanti ma anche di quello dei posti
letto e reparti in ospedale, delle aule nelle scuole superiori, delle
corse e linee di autobus urbani e suburbani, delle opportunità di lavoro.
La sola crescita demografica infatti non è indice di buona qualità della vita: anche nelle favelas brasliane, nelle banlieu francesi e in genere nelle città dormitorio aumenta la popolazione ma non la qualità e la quantità dei servizi, non le prospettive occupazionali, non gli indicatori
che esprimono la qualità della vita. Una città cresce davvero se diventa un centro di riferimento del territorio per i servizi e le prospettive che offre e riduce invece il pendolarismo che costringe i suoi abitanti a raggiungere altrove strutture sanitarie, scuole, uffici, posti di lavoro, attrattive per il tempo libero. Un traguardo ancora lontano per Chivasso".
Naturalmente questa denuncia ha come destinataria l'attuale amministrazione di Chivasso. Non c'è però alcun dubbio che avrei dovuto scrivere  esattamente le stesse parole se adesso al governo di Chivasso fossero i partiti che hanno fatto parte della coalizione per Bresso. Non solo infatti a livello chivassese questi partiti non si occupano minimamente dei problemi principali di Chivasso (ospedale, scuole superiori, trasporti, servizi, opportunità di lavoro sul territorio) ma hanno ampiamente dimostrato in Provincia e in Regione di non volersene occupare neanche per la parte (ed è la più rilevante) di competenza provinciale e regionale, anzi hanno assunto in alcuni casi iniziative (vedi lunetta e piano sanitario regionale) per peggiorare questi problemi. Ho quindi deciso che non mi impegnerò per sostenere direttamente o INDIRETTAMENTE queste forze politiche a meno che non presentino un progetto Chivasso che abbia come obiettivi prioritari e irrinunciabili la soluzione di questi che sono i principali problemi del territorio.
Carlo Fontama.
 

Nessun commento: