Altri treni persi ….


CHIVASSO - Avevo già scritto nel  novembre 2008 affinché il Sindaco Matola si attivasse per tempo perché i nuovi treni Arenaway, che dal prossimo 1° settembre faranno servizio sulla Torino-Milano, prevedessero la fermata a Chivasso. Ora che è purtroppo ufficiale che quei nuovi treni non si fermeranno, mi chiedo se il sindaco ha fatto qualche passo? Risulta, infatti, strana la fermata di Santhià e non quella di Chivasso, che rappresenta un nodo ferroviario di ben maggiore importanza. La mancata fermata a Chivasso metterà a rischio le tratte “sociali”, cioé la Chivasso-Asti e la Chivasso-Casale-Alessandria.
Infatti, se aggiungiamo il progetto della “lunetta”, che permetterà ai treni da e per Ivrea-Aosta di avere un collegamento diretto con Torino, senza passare dalla nostra stazione, la Città va verso un completo isolamento. Chivasso sta cioè perdendo la caratteristica di nodo ferroviario, sta arretrando verso una realtà marginale e totalmente dipendente dalla metropoli.
I nuovi treni Arenaways potevano costituire una grande opportunità, creando collegamenti aggiuntivi con i due poli di Torino e Milano in relazione alle 16 corse giornalmente previste, e le utenze eporediesi e valdostane avrebbero trovato a Chivasso la coincidenza per Milano, vanificando così quella “lunetta”, il cui costoso ed inutile progetto è fortemente contestato anche dagli ambientalisti.
Quella mia proposta avrebbe dovuto essere condivisa dal Pdl e dalle altre realtà del comprensorio, in modo da creare quella massa critica utile per sensibilizzare gli organi superiori. Quella stessa massa critica che da tempo si chiede per i piani di sviluppo del territorio, che risultano anche collegati strettamente con il sistema dei trasporti, fra cui i nuovi treni di Arenaways e il sistema ferroviario metropolitano.
Forse l’atteggiamento rinunciatario del Pdl a questi progetti è il prezzo pagato per ottenere dalla Regione i finanziamenti per il completamento del Movicentro, per realizzare cioè la nuova biblioteca. Avremo un’altra cattedrale nel deserto in cambio della rinuncia ad un disegno di sviluppo della città.
Altro argomento di questi giorni è il grave fatto di una donna defunta, lasciata per ore nei corridoi del pronto soccorso. Ciò rattrista, ma richiama alla memoria le magniloquenti parole del Sindaco circa i risultati ottenuti dal recente accorpamento delle ASL. Ora abbiamo sotto gli occhi le condizioni in cui si trova il pronto soccorso e gli altri reparti ospedalieri, laddove, nonostante il grande impegno e la professionalità del personale tutto, le prestazioni erogate risentono dell’inadeguatezza della struttura. Il grave fatto non autorizza  Amministratori di ieri e di oggi a gridare allo scandalo. Un nosocomio con vistose carenze strutturali deve indurci a domandarci perché nel recente passato si sono costruiti intorno palazzoni, negando così quell’ampliamento necessario a fare fronte al notevole bacino di utenza?
E’ questo un altro treno perso dalla città. Perché non concentrarsi sui problemi reali piuttosto che distrarre l’opinione pubblica e gridare allo scandalo ogni qualvolta si affaccia qualche nuovo caso?
Sandro Recchia. 
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

come non essere d'accordo con l'analisi di Recchia? Bisogna anche aggiungere che a Chivasso mancano trasporti interni, come ad esempio ad ivrea, dove ci sono ben 5 linee cittadine per la mobilità interna. Noi continuiamo ad avere l'aria tra le più inquinate d'italia, e non si fa nulla per promuovere il trasporto pubblico, anzi lo si depontenzia. Ma forse il nostro sindaco è troppo concentrato nel dare licenze edilizie per accorgersi d'altro. Spero che nel prossimo programma elettorale chiunque vada a candidarsi, ponga queste questioni al centro della sua proposta

Massimo Zesi

Augusto C. ha detto...

Considerate le condivisibili analisi, mi auguro che le pesone per bene come il sig. Recchia che hanno a cuore il cosiddetto "Bene Comune" non si candidino piu' con della gente che ha fatto scempi edilizi in Chivasso.
Augusto C.