A proposito dell'assemblea sul SIC...


CASALBORGONE - Martedì 23 marzo si è svolto a Casalborgone l’incontro pubblico che era stato preceduto da numerose polemiche: la scelta della data pre-elettorale, l’utilizzo del salone parrocchiale “imposto” al parroco e la scelta degli invitati limitata inizialmente all’ambiente vicino alla destra e alle associazioni di fatto contrarie al SIC. La serata si è aperta con un tavolo con troppi invitati e un pubblico numeroso e vivace. Il sindaco di Casalborgone Giardino curiosamente (per non dire maleducatamente) ha invitato il Tecnico comunale geometra Tricarico ad illustrare il Piano Territoriale Provinciale invece di dare subito la parola all’architetto Foietta, direttore dell’Area territorio della Provincia di Torino ed estensore del Piano medesimo. L’intervento dell’Assessore Balagna della Provincia di Torino ha evidenziato il percorso della stesura del Piano: è emerso che i sindaci fin dal mese di settembre erano in possesso della documentazione oggetto dell’incontro pubblico. Perché aspettare tanti mesi? Il direttore Foietta ha esposto poi sinteticamente e con chiarezza i punti essenziali del Piano, sottolineando la necessità della scelta di ridurre drasticamente il consumo di suolo ed evidenziando i vantaggi (incentivi e tutele) dell’eventuale estensione dell’area parco del Bosco del Vaj. Infine ha sottolineato che la data della scadenza per le osservazioni (anche se non ufficialmente) è spostata dal 28 aprile alla fine di maggio. Un’ulteriore conferma che l’incontro si sarebbe potuto svolgere dopo le elezioni.  Il presidente del “comitato contro il sic” ora “comitato per la difesa del cittadino”  (da che cosa, non è chiaro) ha illustrato i problemi relativi ai vincoli determinati dall’area protetta, puntando il dito sul termine “indennizzo” che confermerebbe l’esistenza di un danno. Dal pubblico è intervenuto Paolo Sassone, presidente della neonata associazione “Attorno alla ru verda”  che ha sottolineato come una corretta e consapevole gestione del territorio potrebbe giovare a tutti i cittadini compresi  i proprietari dei terreni inclusi nel SIC. I consiglieri dell’opposizione – dalla platea, in quanto non invitati al tavolo – hanno chiesto al sindaco Giardino,  che rivendica con forza  la più ampia competenza delle amministrazioni comunali circa la gestione del territorio, di esporre quali siano le proposte della giunta per tale gestione e se fosse d’accordo o meno con la  Provincia sull’estensione del parco. Insomma, potere per fare che cosa? Evidentemente il sindaco non ci ha ancora pensato:prima il potere, poi, eventualmente, le proposte. Nella veloce replica con cui ha chiuso la serata al sindaco è però sfuggita questa frase:“ il parco è peggio”.  Ancora una volta, peggio di che cosa? Un’espressione ambigua, ma che sembra tradire l’intenzione di fare semplicemente “ostruzionismo ambientale”, a tutela di qualche interesse particolare e contro l’interesse di tutti i cittadini a vivere in un ambiente meno degradato possibile. 
Da La Voce, 29.03.10.


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