Il grande circo delle elezioni ...


CHIVASSO - Fra pochi giorni la campagna elettorale finirà e così si potranno vedere i risultati delle elezioni regionali. I vincitori faranno festa, mentre gli avversari (per non dire perdenti) spegneranno i riflettori e smonteranno i gazebo con l’amaro in bocca. Sono cose che succedono in ogni campagna elettorale, con i delusi che tornano a casa a testa bassa.  Se in mezzo a tanta rivalità (e colpi bassi) ci fermiamo a vedere quello che accade a Chivasso vengono fuori delle situazioni  che meritano di essere commentate. La Lega Nord ha affisso i manifesti di Angeleri che subito è stato coperti da quelli di Novero. Ma non è finita. Passa qualche ora e vicino ai manifesti di Novero vengono affissi anche quelli di Angeleri. Questo cosa significa? Significa che a Chivasso il candidato Angeleri ha poche amicizie politiche e che i leghisti locali corrono per Novero.  Sembra strano che queste cose non siano state chiarite prima delle elezioni. E ancora. Se si osservano i candidati dei vari partiti si vede che non è stato inserito nessuno di Chivasso. Arrivano da Montanaro, Casalborgone, San Giorgio, Leinì, Torino e altre località, manca solo Chivasso.  Davvero i partiti di Chivasso non avevano nessuno da candidare?  E ancora.  Guardando i gazebo per le vie della città si vedono quelli di FI che reclamizzano i loro candidati, quelli di AN i loro, la Lega i loro, e così via.  Ma dove sono finite le alleanze politiche? Di sicuro la poltrona in Regione è molto ambita, forse per gli oltre 10mila euro al mese, e per questo la competizione si è fatta più numerosa e più accanita. In pubblico tutti gentili, ma nel privato tanta rabbia e concorrenza. A questo punto forse aveva ragione il ViceSindaco Germani di candidarsi per rappresentare la città in Regione. Ma questa è una vicenda poco chiara  che di sicuro lascerà dei segni fino alle prossime elezioni comunali del 2011. Un politico come Germani, anche se spende troppi soldi nella Cultura, non si lascia mettere da parte da coloro che a Chivasso hanno fatto delle cose dannose e difficili da sanare. Per concludere è giusto ricordare anche la barra dritta del Sindaco Matola che, per dare ascolto ai suoi amici di partito, ha portato la barca verso una palude dalla quale è difficile uscire. Risultato?  Dopo le elezioni regionali in tanti cercheranno di mettere in atto una nuova stagione politica  basata sul dopo Matola.  Un esempio?  Quando in politica si vuole “bruciare” una persona la strada migliore è quella di proporre (pubblicamente) la sua candidatura un anno prima delle elezioni, avendo già in tasca il nome del vero candidato.  Queste cose non si fanno per motivi personali, ma solo per motivi di potere.  Se il candidato è debole va sostituito con uno più forte e con meno scrupoli.  Un tempo si diceva che per fare politica ci voleva lo stomaco buono in grado di digerire tutto.  A Chivasso qualcuno ha lo stomaco buono, mentre altri incominciano ad avere sintomi di gastrite e di rigetto. La grande guerra (o vendetta) all’ interno del PDL potrebbe già iniziare da questa primavera se in Regione non verranno eletti quei politici che a Chivasso hanno messo le loro radici senza fare nulla per la città.  Chivasso terra di conquista? Oppure, terra di nessuno?   Chi ci sarà vedrà.     
Marbert. 

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