Allarme rosso in Giunta comunale...


CHIVASSO - All’inizio di febbraio scatta l’«allarme rosso» per il Sindaco Matola e i suoi assessori. Probabilmente sono stati buttati giù dal letto per far fronte a qualche emergenza. Cos’era accaduto? Un’alluvione era in arrivo? L’acquedotto aveva esalato l’ultimo zampillo? Alcuni operai erano saliti sul tetto della fabbrica per protestare contro la chiusura? Qualche famiglia era rimasta senza mezzi di sussistenza? No, l’emergenza era molto più grave: occorreva provvedere urgentemente a una nuova erogazione per le attività teatrali sovvenzionate dal Comune. La città non può rimanere senza spettacoli teatrali, nemmeno per quindici giorni. Nel resto del paese vi sono molte emergenze. C’è la questione del lavoro. C’è la disoccupazione giovanile. C’è la questione del Mezzogiorno. C’è la questione delle nuove povertà. C’è la questione della delocalizzazione industriale. C’è, insomma, e si manifesta in forma virulenta, la «questione sociale». A Chivasso invece c’è la «questione teatrale». Che non può aspettare. Perciò la Giunta si riunisce e il 12 febbraio approva la delibera n. 10 con la quale viene decisa l’erogazione di 87.250 euro: 40.000 al Gruppo San Marco, 18.000 al Faber, 16.000 all’immancabile Blu Room, 11.750 all’Associazione Foravia, 1.500 all’Associazione Italiana Teatro. A queste associazioni viene anche riconosciuto il «supporto tecnico-logistico consistente nella messa a disposizione degli spazi teatrali (Cinema Teatro Politeama e Teatrino Civico) in cui allestire gli spettacoli»: sono altri 8.700 euro.
E’ vero che le associazioni avrebbero dovuto presentare al Comune la richiesta del contributo entro il 31 marzo 2009. Ma, come recita la delibera, il regolamento comunale consente all’Amministrazione di accogliere eventuali domande anche a termine scaduto (è passato quasi un anno) «nei casi giustificati dall’urgenza o dalla particolare natura e importanza delle iniziative proposte». («Regolamento per interventi finanziari nei settori della cultura, del turismo, del sociale, ecc.», art. 5). E ognuno può ben comprendere l’urgenza del provvedimento e l’importanza delle iniziative proposte: tutte le altre «emergenze» possono aspettare. Qualche dubbio lo solleva il fatto che lo stesso regolamento stabilisce che le domande presentate dopo la data stabilita possono venire accolte soltanto «in via del tutto eccezionale»: ma a Chivasso l’eccezionale è diventato normale, e di solito le domande di contributo sono presentate in ritardo eppure accolte lo stesso. E’ anche vero che nella delibera è scritto che con queste erogazioni l’Amministrazione intende favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle «iniziative promosse e realizzate nel territorio di Chivasso», mentre mi risulta che l’Associazione Italiana Teatro abbia sede nell’Alessandrino. Ma questo lieve strappo alla regola forse dimostra la larghezza (geografica) di vedute dell’Amministrazione.
In quattro anni l’Amministrazione non è riuscita a mantenere nemmeno le promesse di realizzare interventi piccoli ma utili a tutti come «la messa in sicurezza del cavalcavia di Via Foglizzo tramite la realizzazione dei marciapiedi», oppure «il miglioramento della fruibilità della passerella di Via Paleologi» (Cito dal programma del sindaco Matola). Ma per il teatro - e per le clientele teatrali - la Giunta non perde mai un colpo. Più teatro per tutti!
Piero Meaglia.

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