BASTA CON LE SPECULAZIONI FINANZIARIE
In Italia, circa il 90% degli utenti dei servizi ferroviari viaggiano su tratte brevi o brevissime. Costretti a viaggiare su treni sporchi, privi di manutenzione, quasi sempre in ritardo o soppressi.
In un contesto dove già oltre il 70% delle risorse economiche pubbliche viene destinato a strade ed autostrade, le Ferrovie impiegano il 95% delle proprie risorse (40 miliardi di euro + gli interessi annui + i miliardi per i nodi ferroviari ora inesistenti) per l’ Alta Velocità, un servizio rivolto al solo 5 % dei passeggeri.
La lotta degli abitanti della Val di Susa contro la TAV coincide con quella di pendolari, lavoratori e studenti.
E’ inaccettabile che mentre si indebita il paese per costruire la TAV si pretenda di privatizzare il servizio locale su cui viaggia quotidianamente il 90% degli utenti.
Bisogna invertire le priorità di spesa: anzichè sulle TAV Lione-Torino e Terzo Valico si deve investire prima di tutto nei trasporti pendolari e sulle linee esistenti per le merci, nonché sui nodi delle grandi città (Genova, Torino, Milano), impedendo che i soldi pubblici, impiegati per grandi ed inutili infrastrutture, vadano a tutto vantaggio delle lobby finanziarie e – come già molte volte accertato dalla magistratura – delle organizzazioni criminali.
Ø PIU’ TRENI PER I PENDOLARI
Ø PIU’ MANUTENZIONE A TRENI E LINEE
Ø PIU’ FERROVIERI PER UNA GESTIONE PUBBLICA.

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