Da Radio Blackaut Torino...



Radio Blackout sotto attacco!
(by Infoaut)-Nel pieno della campagna spegni la censura, accendi blackout!, ad un mese dalla scadenza prevista del contratto d'affitto con cui Chiamparino cerca di mettere a tacere una storica voce libera e indipendente della città, Radio Blackout subisce questa mattina un nuovo attacco censorio e intimidatorio. Con la scusa di un'operazione di polizia inconsistente, volta a criminalizzare l'Assemblea Antirazzista Torinese, che da mesi organizza appuntamenti pubblici di protesta contro l'orrore dei centri di identificazione ed espulsione, la radio viene di fatto sequestrata per più di 6 ore, impedendoci di andare in onda con il nostro consueto palinsesto di quotidiana contro-informazione. Per più di un'ora è stato anche staccato il segnale radio. Messi sotto sequestro apparecchiature informatiche fondamentali per la quotidiana attività della radio. La nuova grande operazione, fatta di 23 perquisizioni, 3 arresti cautelari in carcere e altre 3 custodie ai domiciliari è costruita, ancora una volta, su reati di scarsissima rilevanza penale: insulti, reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e una generica associazione a delinquere. Tre dei colpiti da questi provvedimenti sono nostri redattori.

A ordire la trama contro i nemici pubblici, il sostituto Pm Andrea Padalino, già salito agli onori delle cronache per la proposta razzista di rendere obbligatorie le impronte digitali per gli/le immigrati/e. Radio Blackout non si è mai sottratta dal denunciare pubblicamente con la propria attività informativa le ossessioni xenofobe di questo pubblico ministero. Non ci stupisce che con la dilatata perquisizione mattutina della nostra sede (e con loperazione tutta) il Pm in odore di carriera cerchi anche una personale vendetta. L'indagine si sgonfierà presto, il tutto si risolverà ancora una volta in un nulla di fatto. Ma intanto, attraverso la scusa di misure cautelari, simprigionano e zittiscono le voci scomode.

Per parte nostra diamo tutta la nostra solidarietà agli arresati e denunciati. Come mezzo di comunicazione libero e indipendente denunciamo la pretestuosità di un attacco che giudichiamo censorio e intimidatorio. Un attacco che, guarda caso, cade in un momento particolare della vita di Radio blackout e della stessa città di Torino. Mentre si preparano le elezioni regionali e l'ostensione della sindone, le contraddizioni che attraversano la città e il territorio circostante restano tutte aperte: crisi, disoccupazione,casse integrazione che volgono al termine, lopposizione popolare all'Alta Velocità, le ribellioni dentro i Cie, il massacro della scuola pubblica. Si cerca insomma di normalizzare una delle poche voci libere della città. Ma Radio Blackout non si fa intimidire e rilancia: la data di scadenza sul tappo continuiamo a non vederla: Spegni la censura, accendi Blackout!

La redazione di Radio Blackout

www.radioblackout.org

L'audio della conferenza stampa di questa mattina a Torino organizzata da Radio Blackout:
Ascolta/scarica l'audio

15 commenti:

Red Brother ha detto...

ECCO UN ALTRA CENSURA!
Domenica pomeriggio: lezione dell'ex terrorista
Nel quartiere operaio di Torino, San Paolo, l'ultima esponente della Baader Meinhof terrà un convegno sulla Germania degli anni '70. Regolarmente autorizzato dalla Questura



Da venerdì scorso a martedì 23, a Torino è stato tutto un susseguirsi di sorprendenti vicende di cronaca, tutte che suggeriscono qualche punto in comune: due ordigni ritrovati di cui uno esploso, l'arresto all'alba di sette anarchici appartenenti al "commando" che sparse letame al "Cambio" e, oggi, la notizia della visita dell'unico esponente ancora in vita della terribile banda Baader Meinhof. Non ci sono collegamenti tra i vari episodi ma rimandano tutte ad un clima e a un periodo, popolati da persone con animi agitati.

Ingmard Moeller, oggi 63 anni, partecipò al suicidio collettivo della banda salvandosi, scontò la pena carceraria e oggi è tornata in libertà. Un'occasione che il "Comitato spontaneo contro la guerra" non si è lasciata sfuggire, invitandola per un convegno sulle vicende politiche della Germania degli anni '70. Questo, almeno ufficialmente, perchè nell'ambiente degli antagonisti, nei loro siti internet, la visita della Moeller viene celebrata come l'occasione per "unire le lotte di allora e quelle di oggi".

Dunque non si parlerà di terrorismo nè di insurrezione, almeno apparentemente: una normale lezione di Storia contemporanea. Se qualche esponente politico, soprattutto nell'area Pdl, si è indignato, facendo rimarcare che la visita della donna potrebbe rappresentare un'offesa alle vittime del terrorismo, l'incontro-convegno non pare aver preoccupato le autorità dato che la Questura ha dato l'autorizzazione.

Alla circoscrizione 3, dove avverrà la lezione, Michele Paolino del Pd ricorda che toccherebbe eventualmente al Prefetto, ora, stabilire se è da annullare oppure no e che la sala di via Luserna di Rorà, nel cuore operaio di Torino, vale a dire il quartiere San Paolo, è pur sempre un luogo pubblico. Ad affittarla sala, però, due esponenti degli anarco-insurrezionalisti torinesi già arrestati tempo fa per aver assaltato un banchetto della Lega Nord.

Si dovrà comunque aspettare domenica pomeriggio per vedere quanto la lezione della Moeller sia incentrata sulla politica e quanto, invece, sul suo "ritorno alla vita" dopo l'esperienza del terrorismo e del carcere.


Simone Capula ha detto...

ECCO la posizione Stupida di Esposito il sig. SITAV:
Censura allo stato puro!

NO ALL’INIZIATIVA CON LA EX TERRORISTA MOLLER

Credo che il Prefetto e il Questore di Torino non debbano consentire lo svolgimento dell’incontro dibattito in programma per il 28 febbraio che vede tra i partecipanti l’ex terrorista della Raf Irmgard Möller. Ragioni di ordine pubblico rendono inopportuna una simile iniziativa, che peraltro ha tra i promotori una persona che proprio questa mattina è stata arrestata nell’ambito del blitz della Digos.
Non è accettabile che incontri promossi da comitati e associazioni fiancheggiatrici del mondo anarco-insurrezionalista possano trovare ospitalità presso sedi istituzionali della Città di Torino. Il 20 novembre scorso avevo avanzato analoga richiesta a fronte del convegno promosso da Forza Nuova al quale era stato invitato l’esponente politico inglese di estrema destra Nick Griffin, noto per le posizioni dichiaratamente razziste e negazioniste dell’Olocausto e già condannato per incitamento all’odio razziale.
Un conto è un convegno dove si riflette sui fatti degli anni Settanta, anche ascoltando testimoni diretti, altro è promuovere un’iniziativa con l’obiettivo di “ricordare, conoscere e unire le lotte di allora e quelle di oggi”. Perché tra le lotte di allora - che il fantomatico ente falso pacifista che si autodefinisce ‘Comitato spontaneo contro le guerre’ vorrebbe ricordare - ci sarebbe anche la bomba fatta esplodere al Circolo ufficiali di Heidelberg che costò la vita a tre militari.
Abbiamo necessità di ascoltare parole di tolleranza e rispetto e non propaganda filo-terrorista da parte di chi continua a non capire che quel passato non era una lotta di liberazione, ma una pagina tragica per la nostra democrazia.

On. Stefano ESPOSITO
Deputato PD Piemonte

Simone Capula ha detto...

Come si può paragonare l'Olocausto alla lotta armata degli anni 70?
E' stupidità o cattiva fede?

B.Girelli ha detto...

E' ignoranza...
Beppe Girelli.

Anonimo ha detto...

Gruppo EveryOne chiede che sia riconosciuto il diritto alla protesta contro fenomeni di intolleranza e rigurgiti neofascisti

Questa mattina vi è stata una contestazione con lancio dimostrativo di verdure contro esponenti di destra, noti per le politiche anti-immigrazione, a Porta Palazzo. L'azione, per quanto irruenta, era mirata a richiamare l'attenzione della cittadinanza su gravi violazioni dei diritti umani che pongono a rischio le vite di molte persone, appartenenti a minoranze vulnerabili e cui spesso è negato il diritto alla protezione internazionale. U

Un impegno contro il neonazismo
Un impegno contro il neonazismo

Torino, gli antirazzisti Fabio e Marco sono ingiustamente detenuti alle Vallette e rischiano persecuzione giudiziaria. Sostegno da parte del Gruppo EveryOne
Torino, 23 maggio 2009. Questa mattina, come riferisce l'attivista Andrea, vi è stata una contestazione con lancio dimostrativo di verdure contro esponenti di destra, noti per le politiche anti-immigrazione, a Porta Palazzo. L'azione, per quanto irruenta, era mirata a richiamare l'attenzione della cittadinanza su gravi violazioni dei diritti umani che pongono a rischio le vite di molte persone, appartenenti a minoranze vulnerabili e cui spesso è negato il diritto alla protezione internazionale. Un gruppo interforze di vigili, poliziotti e alpini è riuscito a bloccare due degli attivisti: Fabio e Marco. Gli altri si sono dileguati, aiutati anche dalla gente, che li ha coperti nella fuga: un evento che dimostra come una corretta informazione richiami consenso riguardo all'importanza dei Diritti Umani. Mentre alcuni antirazzisti, un'ora dopo, si incontravano al Balon per protestare, sono arrivate due notizie: Fabio e Marco erano stati portati alle Vallette mentre, contemporaneamente, un gruppo di manifestanti aveva mandato all'aria un gazebo di Fiamma Tricolore. Sono azioni energiche, che tuttavia hanno come obiettivo solo il materiale che simbolicamente rappresenta l'intolleranza e mai gli avversari politici. Di tutt'altro genere, le azioni punitive che si registrano in questi giorni a Torino e in altre città contro migranti, Rom e senzatetto. Nel primo pomeriggio, si è tenuto un corteo con volantinaggio a Porta Palazzo, per informare gli abitanti dell'accaduto. Anche a San Salvario vi sono stati comizi di strada in solidarietà con gli arrestati e contro l'intolleranza e il neofascismo. I due attivisti saranno processati per direttissima lunedì mattina. Ecco il testo del telegramma inviato dal Gruppo EveryOne ai due attivisti, presso la Casa Circondariale Lo Russo e Cotugno:
Fabio Milan e Marco Da Ros
Casa Circondariale Lo Russo e Cotugno
via Pianezza 300 - 10151 Torino
Pieno sostegno alla vostra missione contro i fenomeni del razzismo e del neofascismo
Milano, 23 maggio 2009. Carissimi Fabio Milan e Marco Da Ros, abbiamo saputo dell'ingiusto arresto e dell'assurda detenzione cui siete stati sottoposti. Il vostro lavoro di prevenzione contro atti di razzismo, xenofobia e persecuzione delle minoranze è prezioso, così come il vostro impegno diretto ad evitare il rigurgito di fenomeni neofascisti e neonazisti. Il Gruppo EveryOne attualmente opera un'azione di monitoraggio del razzismo e degli episodi di intolleranza in Italia su mandato della Commissione europea. Il vostro contegno a Torino rappresenta per tutti gli antirazzisti un punto di riferimento fondamentale e in diverse occasioni abbiamo riferito al Parlamento europeo episodi di discriminazione da voi portati all'attenzione degli esperti e dell'opinione pubblica. Ci auguriamo che le azioni repressive nei vostri confronti si interrompano subito e che non abbiano luogo abusi giudiziari, considerata l'importanza sociale e la correttezza della vostra difficile missione. Siamo a vostra disposizione per qualsiasi necessità. Un caro saluto. Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau - Gruppo EveryOne
Related Link: http://www.everyonegroup.com

Anonimo ha detto...

A quando cercherete la censura con una serata dedicata all'ultimo sopravvissuto dei KHMER ROSSI Movimento di guerriglieri comunisti e filomaoisti attivi in Cambogia?

simone capula ha detto...

Anonimo, la censura dovrebbe essere imposta a quelli ignoranti come te, che facendo di tutta erba un fascio, non solo fan confusione, ma fanno in modo di far cadere nell'oblio, fasi della storia recente che devono essere studiati e approfonditi e non taciuti.
Per favore un po' di serietà!
SIMONE CAPULA, un teatrante che non ha nulla da nascondere e che è stato censurato

Anonimo ha detto...

Probabilmente l'anonimo è un elettore del sig. Esposito, oppure del sig. D'Ambrosio, tanto è uguale destra e sinistra uniti a infangare chiunque non sia omologato, chiunque cerchi di studiare e capire qualcosa di più della storia recente.Le censure non si cercano, si subiscono, come del resto è già avvenuto durante il fascismo e lo stalinismo.

Red brother ha detto...

Mentre qualcuno si preoccupa di pericolosissimo terrorismo anni 70, il Comune di Chivasso-Assessorato alla Cultura - Assessore Alessandro Germani, dà un contributo di 1800 euro all'Ass.ItalianaTeatro, la stessa che durante il Festival I luoghi delle Parole ha presentato il discusso "edificante" spettacolo sul futurismo.
Che dire? Che fare?

Anonimo ha detto...

E vai !!! Rispunta il Marinetti ! Ne sentivamo la mancanza....Ecco perchè la sinistra perde e si perde. L'ignoranza caro mio è di chi non riesce a volgere lo sguardo su quello che abbiamo di fronte, perchè è intriso da un passato che non vuole lasciare....Facciamoci ancora seghe mentali sul passato, così il futuro ce lo stanno costruendo gli altri, a dio piacendo...

Ristorante culturale ha detto...

Anonimo che sdottori iscriviti a un corso dove ti insegnano a farti le seghe, perchè ne hai bisogno. Sai perchè vi da fastidio che si tirino in ballo certe cose? Perchè ci sono immischiate trope persone che sono a sinistra e che gli va bene lo status quo delle clientele culturali.
45.000 Euro all'associazione Foravia (un ristorante, che pare piaccia anche al Paolo Otelli) per organizzare quattro spettacoli, al Teatrino, ma la stagione non ha già una direzione artistica? Non ha già avuto dei finanziamenti? Perchè dare altri soldi a uno dei direttori che se ne era andato dal coordinamento?
Basta con le seghe mentali? Io dico basta di far finta di nulla?

Anonimo ha detto...

Ecco la riprova. Si cade sempre sulle seghe. Quì addirittura c'è l'apologia della sega con il corso ad hoc che evidentemente qualcuno conosce...
Baader Meinhof, Mara Cagol, Tupamaros, per raccontare cosa? Per dire che ci sono stati carnefici un pò meno carnefici dei carnefici "veri"? Per me questo è un modo per stuzzicare in modo insistente la parte violenta del subconscio di chi oggi ha i coglioni che girano a palla per mille motivi. E' un gioco pericoloso che non mi piace un cazzo...

Anonimo ha detto...

Caro anonimo a noi frega un cazzo che a te piace un cazzo...

Simone Capula ha detto...

Caro anonimo, io ho fatto uno spettacolo Su e dedicato a Mara Cagol per tenere viva la memoria recente di questa nostra povera Italia,contro le falsità che sentiamo ogni giorno e i tentativi continui di infangare chi è fuori dal coro, come fanno politici e giornalisti asserviti. Penso che questo sia più che sufficiente per fare qualcosa, come penso che cercino di fare le persone che hanno organizzato l'incontro di domenica con la Sig. Irmgard Moeller, andiamo ad ascoltare, facciamo parlare se poi ci sono gli estremi per una denuncia la si può fare, ma non censuriamo, non trattiamo i cittadini come dei coglioni, solo gli ignoranti come certi Sindaci possono reputare i propri concittadini coglioni da non potere scegliere cosa ascoltare e cosa fare. La discussione è il sale della democrazia, in Italia pare che la democrazia faccia paura. Spero di sbagliarmi, ma se la democrazia fa paura, vuol dire che la Democrazia è in serio pericolo.Forse è sbagliato organizzare questo tipo di incontri una domenica pomeriggio in una sala periferica, ma bisognerebbe farlo nelle scuole, nelle università, ma forse il coraggio dei professori non è abbastanza, del resto la nostra classe docente già durante l'avvento del fascismo non ha dato un gran bel esempio.Speriamo che in questa nostra povera Italia si facciano sentire nuovamente quelle minoranze chi rispondono solo a una urgenza morale,etica. quelle persone che quando sentono dire "Gli italiani sono fatti così.." rispondono come rispondeva, arrabbiato, Salvemini "Finchè c'è un italiano che non è fatto così, non è vero che tutti gli Italiani sono fatti così!". Speriamo che domenica molti vengano ad ascoltare che ha da dire la sig. Moeller per discutere se quegli anni e quelle scelte per non fare gli stessi errori. L'oblio porta a ripetere gli errori.
Scusate la lungaggine, ma son cose che mi stanno a cuore
Simone Capula

Anonimo ha detto...

TORINO: MANIFESTAZIONE PDL CONTRO CONVEGNO CON EX TERRORISTA RAF


(ASCA) - Torino, 24 feb - Una manifestazione in via Luserna di Rora' a Torino domenica 28 febbraio per ''dare il benvenuto'' a Irmgard Moller, la terrorista della RAF (Rote Armee Fraktion, le Brigate Rosse tedesche) invitata in un locale comunale per tenere un comizio sul terrorismo. E' l'iniziativa annunciata da An-Pdl, con l'adesione della Giovane Italia. ''Visto che il sindaco Chiamparino non si decide a revocare la concessione del salone comunale di via Luserna - dichiara Barbara Bonino, vicepresidente del Consiglio provinciale - saremo noi a esprimere tutto lo sdegno della Citta' di fronte a questa ennesima ospitata di un cattivo maestro in uno spazio della collettivita'''.

Per la Giovane Italia parla il presidente provinciale Alessandro Boffa: ''E' un dovere morale e un piacere per i nostri giovani aderire in prima linea alla manifestazione di domenica per contrastare il convegno degli anarchici e condannare l'ambiguita' del Partito Democratico. Proprio come quando portammo in piazza tutta Chivasso a fischiare Renato Curcio daremo alla ex terrorista Moeller l'accoglienza che merita''. Maurizio Marrone, dirigente regionale PdL che aderisce alla manifestazione, aggiunge: ''Impediremo agli assassini con la stella rossa di parlare in una sala pubblica: di fronte alle chiacchiere del PD e' una promessa d'onore che facciamo a Torino''.