
Franco Gabotti, prendendo spunto dalla vicenda Bertolaso, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica per richiamarne l’attenzione sulla necessità di produrre una reazione ferma del Capo dello Stato contro gli attacchi alla Magistratura da parte del Governo.
Il blog sposa l’iniziativa e vi invita a fare altrettanto inviando il testo che segue (anche modificandolo) a Giorgio Napolitano utilizzando: https://servizi.quirinale.it/webmail/.
Al Sig. Presidente della Repubblica Italiana On. Giorgio Napolitano.
il sottoscritto porge rispettosa domanda tendente ad ottenere da parte dell'istituzione da Lei presieduta il comportamento che ciascun cittadino, attento alle più elementari norme civiche, si aspetta.
Si chiede di produrre una pure minima reazione di dignità capace di tacitare lo scempio che l'attuale Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi sta perpetrando nei confronti della carica da egli stesso presieduta.
Il riferimento va alla reiterata presa di posizione del Presidente del Consiglio nei confronti della Magistratura.
Le dichiarazioni rilasciate pubblicamente ogni qual volta un funzionario della Magistratura Italiana porge interesse sulla legalità dell'operato di taluni personaggi, gravitanti nella sfera della politica e dei collaboratori della stessa, sono inaccettabili sul piano istituzionale.
L'ultima di una lunga serie di insostenibili illazioni è avvenuta due giorni or sono a proposito dell'apertura di un fascicolo di indagine a carico del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso: tutti abbiamo ascoltato, con i brividi alla schiena, l'On. Berlusconi scagionare il fedele collaboratore del Governo (e, pare, futuro Ministro) con un comunicato che realizzava in poche frasi un processo sommario, e conseguente assoluzione piena, a favore dell'indagato. Il tutto supportato da una semplice affermazione di stima personale vincente sul contrasto con le prove raccolte (anche se doverosamente da verificare) da parte della Magistratura.
Nelle lezioni di Educazione Civica ho imparato che a nessuna Carica dello Stato è concessa una simile libertà, pena una devastante deriva verso un autoritarismo antidemocratico.
A Lei, Signor Presidente, è consegnato l'onere ed il dovere di fare sentire agli interessati il disagio e l'imbarazzo che gli Italiani provano di fronte alle prove di ignoranza e di arroganza ostentate dall'attuale Presidente del Consiglio.
Se Lei non si trovasse in sintonia con la presente lettera, oppure se non trovasse le risorse personali necessarie a sostenere il suo ruolo istituzionale a difesa della Carta Costituzionale, avremo di fronte soltanto la prospettiva di un futuro umiliante e pericoloso.
da Società Futura (12/02/10).
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