A pieni polmoni...


L'appello lanciato dai sindaci di Milano e di Torino al blocco contemporaneo del traffico in tutte le città della pianura padana (28 febbraio) è una novità importante in questa pesante stagione inquinata. Una novità che speriamo davvero sia capace di trascinarne molte altre. Tante come sono tanti i progetti, le proposte sostenibili che giacciano nei cassetti degli uffici tecnici di tutti i comuni d'Italia: mezzi pubblici moderni e puliti, corsie preferenziali, spazi e servizi per le biciclette, isole ecologiche (ecopass) o persino quartieri senz'auto, politiche di efficienza energetica, case e quartieri solari, centrali ad energia rinnovabile. In Italia come in tutta Europa.
Ecco allora cosa chiediamo ad ognuno dei sindaci delle nostre città piccole o grandi in tutte le regioni inquinate: aderite all'appello del presidente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia e si blocchi il traffico per un giorno. E che lo facciano con lo scopo e la determinazione di voler considerare questo impegno come il primo cambio di passo per sviluppare politiche locali di sostenibilità. Un giorno di blocco serve per ritrovarsi, per godersi le nostre belle città, riscoprire relazioni di vicinato e confrontarsi sul da farsi. Chiediamo anche che ogni città, insieme al blocco, approvino una delibera, una decisione, anche piccola piccola, a vantaggio dell'aria pulita e dell'ambiente.
Pensate quale importanza possa avere decine di sindaci di città importanti, affiancati una un centinaio di sindaci di città più piccole che prendono contemporaneamente simili decisioni.
Certo, noi tutti sappiamo che non basta un solo giorno all'anno, mediamente uno su cento che supera l'inquinamento massimo previsto dell'Europa. Ma immaginate anche che mobilitazione eccezionale rappresentano cento delibere in pochi giorni, quale importanza il silenzio del rombo dei motori, quale pausa di riflessione per milioni di cittadini, e quale monito nei confronti di un governo nazionale che non ha neppure trovato il tempo in tre anni di elaborare un Piano di risanamento dell'aria che l'Europa attende. E poichè non c'è ha aperto una procedura di infrazione milionaria nei confronti dell'Italia. Inerzia che ci condanna a inquinamento e tasse per noi oggi e domani.
Proviamoci, non facciamo mancare la nostra voce di stimolo e di proposta nei confronti dei nostri "primi" cittadini. Dobbiamo scrivere a tutti in questi giorni. Tallonarli con perseveranza.

Rossella Muroni, direttore generale Legambiente.

Nessun commento: