Loro, 7 mila in Italia, 1500 in Piemonte e 300 a Trino, non sono spettri, sono persone, magari monoreddito, con una famiglia alle spalle e il padrone di casa pronto a cacciarti. È già successo, pure a Trino. Hanno pudore nel parlarne, ma sono stufi: «Stufi delle promesse dei politici. Vogliamo che si blocchino gli sfratti e i mutui e un sostegno al reddito vero, non prestiti agevolati. Ci spaventa anche solo l'idea di diventare debitori. Chiediamo l'erogazione diretta di denaro».
Lunedì, poteva essere un giorno utile. Invece, è stato un bluff. A Vercelli, in un consiglio provinciale infuocato, a pochi giorni dall'arresto del presidente Renzo Masoero per concussione, si discuteva della possibilità di destinare ai lavoratori Phonemedia 500 mila euro dei fondi Scanzano (compensazioni nucleari). «Siamo andati in consiglio - racconta Matteo, 23 anni - perché quei soldi, 800 o 1000 euro a testa, ce li avevano assicurati entro fine febbraio, ma abbiamo scoperto che li avremo forse a fine marzo». Poi la beffa: la stessa delibera destina quasi 3 milioni di euro «per la valorizzazione turistica» all'associazione Terre d'Acqua vicina a Roberto Rosso. Proprio quell'onorevole Rosso, trinese, parlamentare Pdl, consigliere provinciale, che si era fatto garante della promessa...
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