600.000 fibre in un respiro...

CAVAGNOLO - L’eternit continua ad uccidere... Per non dimenticarlo si  è tenuta, venerdì 28 gennaio, la presentazione del documentario “600.000 fibre in un respiro” a Cavagnolo, che ha vissuto e vive ancora questa tragedia, dovuta al prevalere del profitto anche a costo di provocare dolore e morte in chi ha lavorato quel materiale. Alla presenza di Michele Ruggero, giornalista tra gli autori del filmato, dell’Assessore Pentenero, dell’Assessore De Ruggiero, del Sindaco di Cavagnolo Sampò, di Coppa, storico sindacalista a capo delle lotte che hanno portato al processo, e del magistrato Raffaele Guariniello, Pubblico Ministero nel processo che si sta svolgendo a Torino in questi giorni. La proiezione è stata però solo parziale, per problemi tecnici che hanno permesso solo una parte del video. E’ stata quindi proseguita dai relatori, che hanno comunque dato un quadro abbastanza preciso ed inquietante della situazione.  Tutti i partecipanti hanno sottolineato la difficoltà del processo, e la non scontata condanna al temine di questo. In particolare Bruno Pesce, sindacalista CGIL di Casale Monferrato, ha sottolineato i rischi legati alla legge sul processo breve, chiedendo il rispetto dei  diritti delle vittime, oltre che di quelli degli imputati. Giustizia, non vendetta. E’ stata anche l’occasione per fare il punto sulle iniziative volte al risanamento dei danni causati dall’eternit. L’Assessore De Ruggiero ha presentato le iniziative della regione, ed in particolare la Legge 30, che è stata varata nel 2008, e che ha iniziato a dare i primi risultati.
Ma molto è ancora da fare, e soprattutto è necessario che si intervenga sulle costruzioni che ancora hanno amianto al proprio interno. In questa luce è evidente che rimane un grosso problema per gli immobili privati, e come sia necessario una presa di coscienza collettiva per risolvere la situazione.
Interessante l’intervento di Guariniello, che ha glissato sul processo breve, augurandosi di riuscire a concludere i processi in tempi brevi, ma che ha sottolineato alcune proposte, come quella di una procura nazionale sui danni da lavoro, per poter affrontare con strumentazione, mezzi e struttura un tema che è molto complesso e delicato. 
Resta l’amaro in bocca per l’assenza degli studenti e dei giovani a questa manifestazione. Anche con la promessa che la partecipazione avrebbe costituito un credito formativo, non si è visto nessuno. Un brutto segno, figlio di quella distanza da questi problemi dei giovani, come se i morti non fossero loro parenti, come se questo dramma non li riguardasse. Questa assenza deve far riflettere soprattutto gli adulti, perché sappiamo tutti che la vicenda dell’eternit non è un’eccezione ma che la consapevolezza che la salute non è un un fatto dovuto, ma che va guadagnata con la vigilanza di tutti, è una delle cose che i lavoratori e i morti dell’eternit ci insegnano, muti dal loro sepolcro...
SaturninoX.
    

4 commenti:

Anonimo ha detto...

boh... può darsi che tu abbia ragione, ma quella serata (a cui ho partecipato) sembrava più che altro uno spot elettorale pro Gianna

f.dutto ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
f.dutto ha detto...

Perche' non ti firmi?
Non mi pare che tu abbia detto qualcosa di cosi' pericoloso e/ perseguibile.
F.D.

Bob Dylan ha detto...

TUTTO quello che è organizzato in questo periodo in zona con SOLDI PUBBLICI, sono spot a favore di uno o l'altro dei candidati.
Gianna Pentenero, Tentoni, Germani, D'ambrosio sono ovunque.
Che palle! Che vergogna!
Dovremmo starcene a casa e non assecondare uno schifo tale, o se andiamo andare in modo RUMOROSO!
Bob Dylan