Vergogna FIAT...


TORINO - Dopo la doccia fredda di Termini Imerese, dove la Fiat ha già annunciato il suo disimpegno, per i lavoratori è arrivata un’altra brutta notizia; nel corrente mese di gennaio, infatti, a fronte di consegne che sono attese in netto rialzo, gli ordinativi di nuove auto stanno segnando il passo a causa della conclusione della campagna di ecoincentivi statali. Come diretta conseguenza la casa automobilistica torinese ha annunciato lo stop produttivo di due settimane il mese prossimo, dal 22 febbraio al 7 marzo 2010, che manderà in cassa integrazione la bellezza di 30 mila lavoratori in sei stabilimenti, compresi quelli più “caldi”, ovverosia Pomigliano e Termini Imerese.
Dopo aver sfruttato cento anni di generazioni di operai, dopo aver assassinato in fabbrica migliaia di lavoratori, determinato la vita politica e sociale dell'Italia in generale e di Torino in particolare, aver veicolato gusti, costumi, investimenti statali (dalle autostrade ai deficit indotti nei servizi pubblici per favorire le due ruote di Corso Agnelli) aver passeggiato a braccetto con Mussolini e costretto l'Italia alle avventure coloniali e belliche per poter allargare il mercato dell'auto e del proprio indotto, oggi ancora la Fiat ricatta il governo con le sue pretese riguardo agli incentivi statali ed incurante butta sul lastrico centiania di famiglie siciliane e riprospetta l'incubo del 1980 per migliaia di operai di Mirafiori.
I 35 giorni non li dimentichiamo!
Con gli operai, contro licenziamenti e cassaintegrazione!
Domenico Mungo per www.ultrasblog.biz

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