La "regina delle banche-armate" al servizio del servizio civile?

Meno male che nel servizio civile si parla di obiezione di coscienza, nonviolenza, solidarietà ecc.....sarà per questo che ci si appoggia ad una banca che fa soldi con il commercio d'armi...

In sé l’idea pare buona… effettuare i pagamenti delle spettanze dei volontari non solo tramite conto corrente postale, ma anche tramite conto corrente bancario. Il come farlo è contenuto nella circolare del 20 novembre, pubblicata sul sito di U.N.S.C. del 20 novembre scorso.

Nella circolare inoltre si mena vanto di un accordo “tra questo ufficio e la BNL”: grazie a tale patto “i volontari potranno aprire un conto corrente bancario (Conto BNL Revolution Under 27) senza spese di canone – sino al compimento di 27 anni – e a condizioni vantaggiose recandosi (con un documento d’identità, codice fiscale, modulo IBAN (BNL o Altre Banche) e lettera contratto di Servizio Civile Nazionale) presso una delle filiali della banca e se già intestatari di altro conto corrente bancario procedendo on line sul sito http://young.bnl.it/

BNL, Banca Nazionale del Lavoro, Gruppo Paribas…. ci ricorda qualcosa.
Ma certo!! E’ ampiamente citata sul sito della Campagna Banche Armate: Adista, agenzia di stampa sul mondo cattolico e le realtà religiose, la definisce “la regina delle banche armate”, ed è difficile darle torto!

Altre info su: http://www.avolon.it/fogli/

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