Quanti Ospedali?


CHIVASSO - Sulle pagine di Torino e provincia de "La Stampa" del 03.9,è comparso a firma Antonella Perotti, un articolo sulla lotta degli ambientalisti chivassesi a difesa del verde pubblico. Nell'articolo si trova questa frase: "Gli ambientalisti puntano il dito anche contro l'assedio delle case intorno all'ospedale. Si e' costruito troppo - dice Meaglia - e non ci sono piu' spazi adeguati per l'ampliamento della struttura sanitaria".
In proposito, riceviamo da Carlo Fontana le riflessioni che riportiamo.

1 La destinazione dell'area a Nord dell'autostrada per il nuovo ospedale di Chivasso risale all'epoca del Sindaco Domenico Gamba: parliamo di 50 anni fa!
2 Perché le amministrazioni chivassesi in questi 50 anni, in gran parte di centro-sinistra e di sinistra, fino alle giunte Fluttero e Matola, non si sono impegnate per realizzare quell'ospedale?
3 Perché la Provincia di Torino ha permesso la realizzazione di una mega discarica in prossimità di un'area destinata all'ospedale?
4 Perché c'è un imbarazzante silenzio su tutta questa questione, soprattutto da parte degli esponenti dei partiti di allora (DC, PSI, PCI) che oggi militano nei partiti di centro-sinistra?
5 Che senso ha adesso parlare di un ospedale soffocato nella sua espansione quando doveva avere un'altra sede?
6 Oltre tutto basta guardare la foto del satellite per scoprire che c'è lo spazio per realizzare ben tre (dico 3) edifici grandi come quello nuovo che ospita laboratori di analisi, camere operatorie e quattro piani di reparti. Si possono tranquillamente realizzare sotto due piani di parcheggio per oltre 400 auto e sopra quattro piani di degenza per 120 posti letto per ciascun edificio. Il che fa in tutto 360 posti letto in più: il doppio di quelli attuali tra nuovo e vecchio edificio. Che cosa si vuole di più? Magari ci fosse la volontà politica di farlo!
7 A parte la polemica gratuita e "paraculo", come si può giustificare la mancata espansione dell'ospedale con la mancanza di spazio?
8 Una sinistra credibile non può nascondersi dietro questi giochetti, oltretutto sulla pelle di quanti non riescono a trovare cure adeguate nel nostro ospedale oggettivamente sottodimensionato quantitativamente e qualitativamente.
Carlo FONTANA.

Nela foto in alto, la prova satellitare
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3 commenti:

fredi ha detto...

Tutto vero. Cio' che non capisco è perchè Carlo Fontana se la prenda in particolar modo con le giunte di sinistra, che certo negli anni non hanno brillato per programmi e per fantasia. Ma mi pare che i danni maggiori, perlomeno negli ultimo 10-12 anni, siano stati combinati da giunte di destra (con poco centro). La situazione è sotto gli occhi di tutti, basta farsi un giro nel quartiere nord-ferrovia per rendersene conto benissimo, e non solo lì.
Fredi.

Anonimo ha detto...

Da quando facevo il Consigliere Comunale ho sempre detto che l'Ospedale era una struttura vecchia in una posizione sacrificata da Ferrovia, Cavalcavia e corso G: Ferraris, e per non parlare dell'inquinamento atmosferico e acustico. Una posizione che andava bene nel dopoguerra, ma che oggi non può essere più idonea. Il terreno della Cascina S.Anna vicino all'autostrada era la soluzione giusta, ma anche l'area davanti la Coop (c.G. Ferraris) poteva ospitare un moderno Ospedale. L'area cascina S. Anna l'ASL l'ha ceduta alla Chind mentre davanti alla Coop hanno costruito tanti capannoni, di cui numerosi invenduti. E l'Ospedale? Sarà una struttura situata in un'area congestionata con tutti i problemi che ben si conoscono. Se avessero potuto avrebbero costruito le case anche nel parcheggio dell'Ospedale. E se dovessero arrivare delle intense piogge gli allagamenti si moltiplicheranno per causa del troppo cemento e asfalto. Ma nessuno si preoccupa. Da destra a sinistra sono tutti responsabili del vergognoso andazzo che continua con i palazzi vicino al Parco Mauriziano e i tre edifici di Edilizia Sociale nell'erea dell'ex cascina di via Berruti. Se poi mettiamo nel conto la discarica e la vasca che inquina le falde ci accorgiamo che viviamo in una città dove i politici pensano solo a se stessi (e loro amici) e non al "bene comune". Esiste una suluzione? FUGGIRE. Anche la sinistra è coinvolta nel disastro in Regione e Provincia.
Mariberto

Anonimo ha detto...

Perché non rispondiamo tutti al caro professore che forse dimentica che da oltre 10 anni a Chivasso amministra la destra, e che sarebbe bene criticare apertamente, dopo le pur doverose ricostruzioni storiche, soprattutto gli amministratori attuali, che hanno avuto tempo e risorse per correggere gli errori precedenti, anziché peggiorare la situazione, come invece hanno fatto. Già, ma criticare i vivi è molto più difficile che criticare i morti. i vivi rispondono, e magari fanno anche qualche dispetto, nella misura in cui hanno il potere per farlo. Meglio far finta di niente, presentare il libro sulla mistica fascista accanto all'assessore e elucubrare sulle colpe della sinistra. In ogni caso, per estrema sicurezza, è opportuno tornare indietro di mezzo secolo. Insomma, per essere credibili non basta paludarsi da tecnico presentando quattro foto satellitari: ci vuole un po' di coraggio civile, caro professore, di cui lei non sembra affatto provvisto. La prossima volta ci dirà che i difetti delle strutture sanitarie chivassesi dipendono dalla scarsa previdenza dei popoli palafitticoli...
Ermanno Vitale