Le convocazioni per le nomine a tempo determinato sono state un’occasione per
registrare lo stato della scuola pubblica. Riduzione drastica delle disponibilità, circolari
ministeriali emanate ad operazioni già in corso, caos amministrativo.
Tanti precari sono rimasti senza lavoro e dovranno attendere qualche supplenza
temporanea. Altri sono stati sottoposti ad un incredibile balletto di norme di dubbia
interpretazione, a testimonianza del pressappochismo di chi dovrebbe governare il
sistema scolastico in Italia.
È giusto arrabbiarsi contro il clima di incertezza normativa e di disorganizzazione in cui
versa la scuola ma pensiamo che si debba andare alla radice del problema: gli 8 miliardi di
tagli in tre anni decisi dal governo Berlusconi. Se non ci sarà un movimento della scuola
capace di mettere in difficoltà questo indirizzo politico, questa tendenza non potrà
invertirsi.
Fortunatamente, in questo periodo ci sono state mobilitazioni significative in alcune realtà
del nostro Paese, in particolare nel centro-sud.
Palermo, Messina, Bari, Taranto, Matera, Salerno e Benevento, per citare solo le prime
province che si sono mosse, ci dicono che è possibile costruire quest’anno un movimento
che parta dai precari della scuola per poi allargarsi a tutti i soggetti colpiti da Tremonti e
Gelmini.
Per discutere su come mobilitarci anche a Torino, convochiamo un appuntamento a cui
invitiamo tutti i precari della scuola a partecipare alla riunione:
Lunedì 7 Settembre ore 17
presso la sede dei Cobas Scuola inVia San Bernardino 4 - Torino.
Nessun commento:
Posta un commento