L'anno prossimo ci sarà ancora questa Scuola???
CASALBORGONE - Sabato scorso presso il Teatro Parrocchiale di Casalborgone si è svolto un incontro per spiegare a genitori e cittadini i contenuti del decreto Gelmini. Alcuni genitori degli scolari del paese hanno cominciato una raccolta spontanea di firme contro il decreto. Rapidamente sono state raccolte centinaia di firme, da inviare alla Presidente Regionale Bresso, al Presidente provinciale Saitta ed alle autorità scolastiche, a sostegno di ogni iniziativa per il ritiro dei provvedimenti governativi. La raccolta firme è stata fatta propria anche dai genitori di San Sebastiano.
I genitori affermano «il diritto dei loro figli di avere una scuola all'altezza di un paese civile, per consentire loro di affrontare le sfide che incontreranno nel loro futuro». I primi firmatari della petizione hanno diffuso una lettera, indirizzata alle famiglie e agli allievi del Circolo Didattico di Chivasso, contenente un accurato e dettagliatissimo esame delle conseguenze che avranno i tagli decisi dalla finanziaria e concretizzati nel decreto Gelmini, appena trasformato in legge dal Parlamento: «nella scuola dell’infanzia si potrà effettuare solo il turno antimeridiano, dalle 8.30 alle 12.30; nella scuola primaria (elementare) il ritorno del maestro unico comporterà la scomparsa dei Moduli e del Tempo Pieno (eventualmente soppiantato da un doposcuola. A pagamento?), e la riduzione dell’orario settimanale a 24 ore dalle attuali 30 (dei moduli) e 40 (del tempo pieno)». I genitori sottolineano che «la fine del Tempo Pieno -i bimbi a casa per pranzo!- punirà i genitori più deboli. Le donne in primo luogo, ma più in generale i genitori che lavorano e ancor più i giovani genitori che un lavoro lo stanno cercando». E dopo le elementari? Scrivono ancora i genitori: «nella scuola media ci sarà la riduzione dell’orario settimanale a 29 ore dalle attuali 32-33 (13.600 docenti tagliati); nella scuola superiore: la riduzione dell’orario settimanale sarà a 32 ore per gli Istituti Tecnici e Professionali (dalle 36-40 ore attuali) e a 30 per i Licei; in tutti gli ordini di scuola aumento di 4-5 alunni per classe; complessivamente un taglio di 44.500 Amministrativi, Tecnici ed Ausiliari». Complessivamente vi sarà l’espulsione di oltre ottantamila dipendenti della scuola. Come se non bastasse, molte sedi scolastiche potrebbero venir soppresse. Sono a rischio la materna di Casalborgone, la scuola primaria di San Sebastiano, e altre a Brusasco, Monteu e Cavagnolo. Di fronte a questo tentativo di smantellare la scuola pubblica, i genitori di Casalborgone si chiedono: «abbiamo figli che vanno alle elementari, alle superiori, all’università; potranno affrontare la vita fuori dalla scuola con adeguati strumenti?». La battaglia dei genitori proseguirà: chi desidera informazioni sulle future iniziative può telefonare al: 011 9174614.
piemme.
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