DALLA PARTE DEGLI STUDENTI CHIVASSESI. Gli studenti del Liceo Newton replicano alle accuse di aver provocato danni nei locali della scuola durante l'occupazione. Ma prima ci tengono a sottolineare gli scopi e le caratteristiche della loro mobilitazione. Circolano infatti confusissime chiacchiere su pesciolini rossi deceduti, bidelli eroi, e «guerriglie» fantasma, pseudo informazioni che si diffondono per «sentito dire». Tutta questa disinformazione rischia di far dimenticare ciò che è veramente importante: gli studenti si mobilitano contro una «riforma» che, indebolendo la scuola pubblica, vanifica il diritto all'istruzione eguale per tutti e crea nuove disuguaglianze tra le famiglie che in futuro potranno permettersi di ricorrere alle scuole e alle università private e quelle che non potranno farlo. Inoltre, nel corso della loro mobilitazione gli studenti hanno organizzato attività di informazione e di riflessione: ad esempio assemblee sull'autoritarismo, sull'autogestione, sull'antirazzismo o sulle donne in nero, sulla droga e sulla psichiatria. Ma veniamo ai presunti danneggiamenti, che sono quasi tutti indimostrabili. 1) La stampa locale attribuisce al dirigente scolastico queste parole: «L'acquario rotto con i pesci al suo interno tutti morti». In realtà i pesci sono ancora vivi e sono ancora nell'acquario, e l'acquario è ancora lì nell'atrio della scuola, con una sola lieve rottura nel vetro superiore. Basta andare a vedere. Dicono gli studenti: «Sfidiamo la preside a dire quanti pesci c'erano prima dell'occupazione e quanti ce n'erano dopo. Qualcuno li ha contati? Qualcuno è in grado di dimostrare che vi sono dei pesci deceduti a causa della mobilitazione degli studenti?». 2) Le «poltroncine rotte dell'aula magna»? Ma tutti sanno che alcune sedie dell'aula maga sono rotte da tempo: in particolare, sono rotti da anni alcuni dei leggii. Le sedie erano rotte prima e sono rotte adesso. Che c'entra l'occupazione? 3) I «pesi rubati nella palestra»? Durante l'occupazione la palestra era ben chiusa a chiave e perciò gli studenti non hanno nemmeno potuto entrarvi. Un sopralluogo effettuato dal vicepreside e da alcuni studenti ha proprio accertato che la porta della palestra era ed è rimasta chiusa: se mancano dei pesi mancavano già prima. Il dirigente scolastico è in grado di provare le sue affermazioni? 4) La «sporcizia regnante in aula magna»? Dopo l'occupazione, gli studenti hanno ripulito l'aula magna e hanno messo la «sporcizia» negli appositi sacchi: che erano solo più da portare fuori, cosa che i bidelli fanno regolarmente ogni giorno. 5) E' vero che una porta è uscita dai cardini. Ma, a parte il fatto che appartiene all'Europa Unita e non al Newton, gli studenti l'hanno rimessa sui cardini, e non ne è conseguito alcun danno. 6) Gli studenti ammettono un unico addebito: un estintore è stato svuotato. Da chi non si sa. Comunque, gli studenti si dichiarano dispiaciuti e pronti a pagare la spesa della ricarica. Alla fin fine, l'unico danno veramente serio, se accertato, è quello subito dallo studente preso per il collo dal bidello-tecnico e finito al pronto soccorso. Stupisce che la preside non dimostri alcuna preoccupazione per le condizioni di salute di un suo studente, e si dilunghi invece su danneggiamenti alle cose di lieve entità e quasi tutti da dimostrare. Oltretutto, l'episodio del bidello incollerito non è chiaro: a quale titolo il bidello si sarebbe assunto un ruolo da forza dell'ordine? Non da oggi circolano voci sulla gestione familistica del liceo: ma questo è un altro argomento, da trattare in altra occasione. piero meaglia. | |||
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"Dalla parte degli studenti chivassesi..."
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