Da Rivoli alla Tyssen per non dimenticare...


TORINO/ITALIA - Mentre stiamo preparando la grande manifestazione del 6 dicembre
contro tutte le morti di lavoro, ci piove sulla testa la morte di un
giovane studente di Rivoli, ucciso dal crollo della sua scuola.
Esprimiamo tutta la solidarietà alla famiglia del ragazzo morto, ai
giovani ancora gravemente feriti in ospedale, a tutti i ragazzi del
Liceo Darwin.
Ieri, una partecipata assemblea svoltasi a Palazzo Nuovo
di genitori, ragazzi del liceo Darwin compagni del ragazzo morto,
studenti dell'onda, si è trasformata in un corteo spontaneo che ha
attraversato il centro cittadino. Il corteo ha interrotto una
proiezione del Torino Film Festival con lo slogan "Di scuola e di
lavoro non si può morire" e "Da rivoli alla Thyssen per non
dimenticare". Immediato quindi il riferimento al corteo in ricordo
del rogo della Thyssen un anno fa in cui perirono 7 lavoratori
bruciati vivi che si terrà il 6 dicembre.
Mentre un governo sordo non fa altro che strumentalizzare anche questo
episodio per mezzo del suo Ministro che ieri ha fatto visita alla
scuola, il movimento già conosce le vere resposbilità di questa
ennesima vittima di politiche decennali di tagli all'istruzione
pubblica e lo fa riprendendosi le strade e gridando a gran voce:

"Andiamo a scuola per imparare non per farci ammazzare!!"

In serata a Rivoli si è svolta una fiaccolata silenziosa in ricordo
della vittima ed in sostegno ai feriti.
per info: www.infoaut.org

per adesioni 6dicembre@gmail.com

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se vale la pena riperlo, ma quello che e' successo nella scuola di Rivoli e' l'esenpio concreto si quello che accade nelle strutture pubbliche. Si spendono soldi, si fanno dei lavori ma l'inerzia dei controlli lascia spazio alla superficialita' e al menefreghismo. Nel settore pubblico i controllori sono sovente persone incapaci o demotivate che fanno riferimento a funzionari e dirigenti che pensano solo al loro stipendio e alla loro carriera. Chi deve controllare non controlla, chi deve prevenire non previene, chi deve tutelare non tutela, chi deve intervenire non interviene e alla fine i drammatici risultati si vedono alla TV o si leggono sui giornali. Dopo le solite promesse dei politici tutto tornera' come prima in attesa della prossima tragedia. L'andazzo e' questo, e gli italiani sono ormai delusi e rassegnati fino al punto da non reagire ma subire in silenzio.

Marino Bertolino.Chivasso.

Anonimo ha detto...

Concordo con bertolino, e infatti la tragedia di Rivoli è, da questo punto di vista, strettamente legata a quella dell Thyssen. Un misto di superficialità, opportunismo, disinteresse per la vita deglialtri e spesso malaffare. E' da questo che dovrebbe partire un'azione di risanamento seria. Cominciando a far pagare i responsabili.

Saturnino

Anonimo ha detto...

Cari giovani ribellatevi!!!!!
Ma non avete ancora capito che vi stanno rubando il futuro?? La sorella di Vito ha scritto righe pesanti come le pietre quando dice che si spendono miliardi di euro per castelli e musei e nulla per la scuola, e io ci aggiungo che la Gelmini taglia 8 miliardi e Fioroni ne voleva tagliare "solo" 5 di miliardi. Siamo un paese iperconservatore e stravecchio che difende le rendite dei vecchi!!! Tutti sono da quella parte, i politici (per i voti), i sindacati (per le tessere) ecc.
Datevi una mossa che quì vi rubano anche le briciole. infine cito uno striscione di questi giorni "Se ci ammazzate a scuola come farete ad ammazzarci sul lavoro?"
unexgiovaneiperincazzato