Federalismo...alla Piemontese...


Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una delibera della Presidenza della Giunta Regionale con alcune norme in applicazione all'articolo 116 e 117 della Costituzione, articoli modificati dalla legge costituzionale, voluta dal centro destra, datata 18 ottobre 2001.
Stabilisce i confini entro i quali la facoltà legislativa della Regione può legiferare sui temi previsti dagli articoli in questione ovvero ricerca e università, beni culturali, trasporti, ambiente.

La Bresso ha riassunto con la battuta "è come se la regione chiedesse indietro i suoi castelli". In verità nella delibera si pensa a qualcosa in più dei soli castelli.

Il regionalismo è argomento complesso, perché è condizionato dalla posizione della Lega Nord che ne ha fatto una questione di principio e pertanto la discussione non è aperta e senza secondi fini o doppie interpretazioni. Come spesso accade in Italia non se ne può discutere laicamente sulla sostanza: anche per chi è fondamentalmente contrario, il federalismo andrebbe comunque inserito in una visione globale. Se si punta sulle Regioni allora si deve pensare ad una diversa articolazione amministrativa: un'Europa delle regioni è possibile, perché no, ma va ripensata e ristrutturata. Invece la realizzazione all'italiana aggiunge amministrazione ad amministrazione, duplica i centri decisionali, mescola le competenze e aumenta i costi. L'articolo citato della Costituzione è un bell'esempio di quanto appena detto...

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Enrico Moriconi.

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