Consiglio vivamente di leggere l'interessante articolo Leggi Razziali su Alias del 26/7, allegato al Manifesto. « Ricorre quest'anno il settantennale delle Leggi Razziali, o meglio di quel corpus legislativo che fra l'estate e l'autunno del 1938 rese palese ed effettivo il razzismo di Stato in Italia. (
..) Oltre alle motivazioni più strettamente politiche che condussero l'Italia al razzismo di Stato, alla base vie era anche un complesso dibattito scientifico, a carattere antropologico e « orientalista », che già dalla fine dell'ottocento interrogava o teorizzava la « razza italica » secondo due declinazioni essenziali : quella ariana e quella mediterranea. » L'articolo esamina la letteratura del periodo del colonialismo italiano, cioè dal 1880 al 1940 circa, ed è erudito e insieme di agevole lettura. Sperando di aver invogliato qualcuno a leggerlo, vorrei sottolineare un aspetto tutto sommato minore, ma che spiega l'attuale atteggiamento italiano nei confronti dei migranti e degli stranieri che qui lavorano: noi siamo razzisti, e lo siamo fin da quando esite l'unità d'Italia. Il fascismo ha dato semplicemente una disciplina legislativa a una spontanea ostilità verso gli stranieri. Le strutture che compongono il tessuto democratico dovrebbero stimolare in noi l'autocritica, anziché manovrarci dopo ad averci ridotti ad automi televisivi. Sono cose che fanno pensare, ma forse è proprio questo che non abbiamo voglia di fare (siamo o no degli automi ?). Gino F. |

Sull' italico razzismo...
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