Caro Bava, inizia a prenotare la prossima cena, almeno fino a quando è libero..

Pubblichiamo, dal blog di Piero Ricca, un gustoso post che spiega le ultime avventure giudiziarie del fondatore dei circoli delbuon governo il pregiudicato Dell'Utri. In attesa che Forza Italia organizzi un'altra cena con cotanto ospite d'onore..

Facciazza

Luglio 29, 2008 on 4:57 pm | In Politica |

Marcello Dell’Utri è sfortunato nelle frequentazioni. Prima i mafiosi siciliani, ora gli uomini della ‘ndrangheta calabrese. Non lo lasciano in pace, lo perseguitano, lo assillano, lo tormentano.

E lui che è tanto una brava persona non sempre riesce a dire di no. Lo incontrammo il 13 marzo 2008. Gli chiesi di farsi da parte in attesa di chiarire le frequentazioni mafiose e risolvere le grane giudiziarie. Lui mi rispose dicendo che frequentare mafiosi come Mangano, Cinà e Virga è meglio che frequentare gente come me. Quando si dice la coerenza.

Ora apprendiamo dalle cronache che il 3 dicembre 2007 il senatore Dell’Utri avrebbe incontrato a MIlano un paio di personaggi in odore di ‘ndrangheta, Antonio Piromalli e Giocchino Arcidiacono, entrambi arrestati lo scorso 23 luglio in una retata contro il clan Piromalli, di cui è capostipite Giuseppe detto “Facciazza”, che soffre tanto per il regime di detenzione del 41 bis e vorrebbe ottenere un trattamento più umano.

Nell’incontro i calabresi chiedono e promettono favori. Tra questi, la concessione di un passaporto diplomatico. Non è dato sapere come sia andata la trattativa, sta di fatto che alla vigilia delle elezioni del 13 aprile ci sarebbe stato un secondo incontro a Roma. Ma questo non vuol dire nulla, sia chiaro.

A chi non capita di avere un paio di colloqui, magari per un interesse comune per i libri antichi, con un boss della ‘ndrangheta? Siamo certi che Dell’Utri saprà chiarire tutto alla magistratura. Gli inquirenti l’hanno convocato in qualità di persona informata dei fatti per chiarire i motivi di quelle innocenti frequentazioni, ma per il momento il braccio destro di Berlusconi non si è presentato per “impegni istituzionali”.

Doveva forse votare la Legge Alfano per l’amico Silvio, che ora gli deve un favore. E quel favore si chiama immunità parlamentare. In sostanza il medesimo salvacondotto che si volevano procurare i due calabresi che, non essendo deputati, si accontentavano di un salvacondotto diplomatico.

QUI trovate la notizia della retata.



ringraziamo Il Blog di piero per il prezioso lavoro che svolge!



Saturnino

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