Sui rom.... e dintorni...

Accolgo l'invito di un amico a intervenire sul Blog sulla "questione rom". Faccio questa premessa solo per sottolineare che, spontaneamente, avrei taciuto. Semplicemente perché in questo momento considero vano tempo perso - qualsiasi tentativo di ragionamento. Inutile ricordare, per esempio, che tutte le statistiche ufficiali di lungo periodo indicano la microcriminalità in calo nelle nostre città, ed inferiore a quella delle altri grandi città europee, se i bravi cittadini avvertono l'insicurezza e la attribuiscono agli stranieri. Quando è in corso un'eclisse della ragione è inutile argomentare, discutere, bisogna soltanto sperare che la nottata passi in fretta, e, se si hanno le forze, lavorare per accorciarla. Non vedendo in giro queste forze, vedendo anzi un'opposizione così educata da apparire complice, personalmente non ho voglia di fare il cavaliere della virtù che combatte contro il corso del mondo. A parte la retorica ufficiale, dei diritti umani non frega più niente a nessuno.
Ma, in nome dell'amicizia facciamo finta che abbia ancora senso argomentare. Su Ponticelli non c'è molto da dire. E' stato un piccolo pogrom, in cui (fortunatamente?) non c'è stato il morto. Questo consente alla nuova maggioranza e ai solerti minimizzatori mediatici, appunto, di minimizzare più facilmente un fatto gravissimo. A proposito, non ho visto, ma forse sono stato disattento, nette prese di posizione della comunità ebraica, che purtroppo di pogrom se ne intende. Ma lo sguardo di Fiamma Nirenstein non si posa su miserie così simili a quelle di Gaza…In ogni caso, non meglio precisati giovani in motorino, probabilmente al soldo della camorra ma con il plauso di parte della popolazione, incendiano il campo rom. Ma sì, ormai ci siamo abituati alle notizie per cui questo o quel ladruncolo viene sottratto al linciaggio della popolazione inferocita. Questi di Ponticelli si sono solo organizzati meglio. In fin dei conti un pogrom è più efficace di tanti linciaggi individuali. E come sono lontani i tempi in cui le forze dell'ordine dovevano proteggere Craxi dalle monetine.
Perché può accadere tutto questo? Le osservazioni sono tante ed è difficile essere brevissimi. Mi limito a due. La prima: avevano ragione gli antichi, a partire da Platone, il popolo è realmente bestia (non facendo politica, lo posso dire senza tanti giri di parole). Ci sono tre-quattro regioni italiane in mano alle varie mafie, che praticano sistematicamente la violenza e ormai estendono i loro tentacoli su tutto il paese, e il "popolo sovrano" con chi se la piglia? Con i rom. Anzi, a Ponticelli di fatto plaude alla "legalità" mafiosa e camorrista: per una sorta di sindrome di Stoccolma collettiva, è affascinato dai suoi sequestratori, da chi li "protegge" emarginandoli dal consorzio civile. Ovviamente, il popolo è "umorale" perché ad una buona parte delle classi dirigenti piace così. I sentimenti e le paure popolari si possono costruire assai facilmente disponendo dei media. Quando un romeno violenta un'italiana, la notizia circola in prima pagina per almeno una settimana; quando è l'italiano a violentare la romena, un breve articolo è più che sufficiente. Così l'agenda della sicurezza non mette al primo posto la criminalità mafiosa, il cui "contrasto" appartiene alla retorica, ma il problema dei rumeni e dei sans papiers. E così, tra l'altro, si vincono le elezioni. Ma occorre riconoscere che è un'onda più lunga: tutte le grandi trasformazioni sociali passano attraverso forti tensioni. Capitò lo stesso quando arrivarono i meridionali al nord. Che erano molti di più. Mi ricordo quella Torino anni Sessanta-Settanta in cui si dovevano fare i doppi-tripli turni a scuola: sinceramente, non era comodo, e il risentimento contro i meridionali c'era, accompagnato dalle stesse accuse di essere tutti sporchi, brutti e cattivi.
La differenza - e vengo alla seconda osservazione -sta nel modo in cui si comportano le élite politiche e l'informazione. All'epoca i grandi partiti frenarono gli umori razzisteggianti, ora li lusingano. Dire che il popolo a Ponticelli fa ciò che i governi non hanno fatto (finora), non è solo da irresponsabili: è un vero e proprio atteggiamento criminogeno. Ma l'opposizione parlamentare è molto indulgente: solo qualche signora del governo spagnolo pare essersi davvero accorta che in Italia tira una brutta aria.

Ermanno Vitale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono completamente d'accordo con quanto affermato da Ermanno Vitale.
In questi tempi di plastica, l'italiano medio ha perso il lume della ragione, se mai lo avesse avuto... Basta sentire i commenti della ggente, tutti tesi alla creazione di un nuovo "nemico" su cui scaricare tutte le proprie frustrazioni ed impotenze, per dimenticare, neanche troppo inonsciamente, tutte le cause del disastro sociale e politico a cui stiamo assistendo in questi anni. Come ho giò avuto modo di dire in altri commenti in passato, purtoppo il "berlusconismo" è entrato nel dna di gran parte degli abitanti di questo paese di merda, con gran goduria di padroni, preti e bigotti di ogni ordine e grado. Fino a quando dovremo sopportare questa melassa fascistoide che stordisce ed ammorba ogni cosa'
New Order.