Nel consiglio comunale di lunedì 11 giugno Assunta Desiderio è subentrata al dimissionario Renato Cambursano: il seggio da lui lasciato libero spetta infatti a Desiderio in base alla legge elettorale dei comuni e ai risultati delle elezioni dell'anno scorso. Ma Andrea Fluttero, pur votando a favore della nuova consigliera, ha voluto sottolineare che si possono dare due letture della legge elettorale, una tecnica e una politica. Secondo quella tecnica il seggio tocca senza dubbio a Desiderio. Secondo quella politica, invece, qualche dubbio c'è. In che consiste la lettura politica? Mi sembra all'incirca la seguente: il consiglio comunale deve mantenere nel tempo la composizione politica che è stata determinata dalle elezioni, cioè dalla volontà degli elettori, anche se ne viene sostituito un membro. Ma Desiderio appartiene ai Ds e, subentrando a un consigliere della Margherita, sposta a sinistra gli equilibri politici del consiglio. Per evitare ciò, il posto di Cambursano dovrebbe venire assegnato ad un esponente della Margherita: questa, almeno, dovrebbe essere la conseguenza del ragionamento. Prendiamo alla lettera l'interpretazione di Fluttero e vediamone presupposti e conseguenze. 1. Fluttero ritiene che l'ingresso di Desiderio al posto di Cambursano sposterà a sinistra l'equilibrio politico del consiglio perché la considera una militante ds. Ma come fa a esserne sicuro? Fluttero è un mago, che sa leggere nel pensiero? Desiderio non si esprime pubblicamente da un anno: come facciamo a sapere quale è oggi la sua collocazione politica? Potrebbe aver seguito l'evoluzione dei Ds, che stanno per fondersi con 2. Ma Desiderio potrebbe non avere alcuna intenzione di aderire al Partito democratico. Potrebbe essere vicina alla Sinistra democratica di Napoli e Migliori: in tal caso spingerebbe effettivamente più a sinistra il consiglio. Ma come possiamo saperlo finché non ce lo dice? Per quel che ne sappiamo, avrebbe potuto addirittura, durante questo anno di silenzio, aver svoltato a destra, e poco dopo l'intervento di Fluttero, che prevedeva uno squilibrio a sinistra, andare a sedersi proprio al suo fianco. 3. Anche Fluttero potrebbe un giorno cambiare partito. Potrebbe entrare in Forza Italia o nell'Udc. O magari prende un colpo di sole, diventa di sinistra, e cantando Bandiera Rossa va a sedersi accanto a Michele Scinica. Col suo gesto inconsulto aumenta il numero dei consiglieri di sinistra e muta la composizione iniziale del consiglio: in base alla sua lettura "politica" egli stesso dovrebbe chiedere subito di venir buttato fuori dal consiglio e sostituito dal primo escluso di Alleanza Nazionale. 4. Battute a parte, l'osservazione di Fluttero tocca un punto importante: un consigliere eletto nella lista di un partito è tenuto a rimanervi oppure può cambiare partito, o meglio gruppo consigliare? La questione è controversa. Secondo la tradizione del parlamentarismo, recepita nell'articolo 67 della costituzione, il membro di una assemblea elettiva è libero da vincolo di mandato. Un consigliere potrebbe dunque legittimamente abbandonare il proprio partito e cambiare gruppo consigliare. In tal caso, tuttavia, i suoi elettori potrebbero comprensibilmente giudicare di essere stati beffati e pretendere che si dimetta. Già così la faccenda è complicata. Il caso Desiderio ancora di più. E' stata eletta nella lista dei Ds, un partito che successivamente si è diviso in due. Desiderio è libera di scegliere da che parte andare? E che cosa vorrebbero i suoi elettori? Piero Meaglia. |
FLUTTERO IL MAGO
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