L’amministrazione occulta del sindaco Matola

Ma la democrazia non dovrebbe essere il governo del potere “visibile”, esercitato alla luce del sole, in cui le decisioni vengono prese in un consiglio comunale al quale assistono i cittadini e la stampa, eventualmente aperto agli interventi del pubblico, e in cui le grandi questioni che interessano la città vengono discusse in assemblee organizzate dal Comune, dove i cittadini chiedono informazioni, formulano obiezioni, offrono suggerimenti? Dovrebbe. Ma a Chivasso forse no.
Due esempi. Il primo riguarda la Conferenza dei servizi che deve approvare il progetto definitivo della soppressione dei passaggi a livello sul territorio chivassese. Non è certo un piccolo intervento edilizio. Si tratta di eliminare ben tredici passaggi a livello sulle linee ferroviarie Torino-Milano, Chivasso-Aosta e Chivasso-Casale. E si tratta di realizzare le opere che li sostituiranno: nella Convenzione del 2002 tra Comune e Rete Ferroviaria Italiana sono elencati quattro nuovi cavalcaferrovie, due sottovie per veicoli, due passerelle pedonali, due sottopassi pedonali, e otto nuove strade per collegare queste opere alle strade esistenti. Una fila di cantieri dalla strada per San Benigno fino a Castelrosso. Il Comune contribuirà con più di un milione di euro. Le proprietà “necessarie per la costruzione delle opere saranno espropriate a cura delle Ferrovie”. Voci di corridoio dicono che la Conferenza dei servizi è gia in corso. Dove si svolge? Con la partecipazione di chi? L’Arpa, cui tocca controllare l’impatto ambientale dei lavori, è stata invitata? L’Amministrazione comunale non potrebbe concedere benevolmente qualche informazione ai “sudditi”?
Secondo esempio: il teleriscaldamento. La decisione è stata presa in modo rapidissimo e semi-clandestino l’anno scorso, in pochi mesi a cavallo dell’estate, senza consultare il consiglio comunale - figuriamoci i cittadini - con tre colpi di magia: la delibera del Commissario prefettizio del 22 giugno 2006, la determina di un funzionario comunale del 28 luglio 2006, e la delibera di giunta n. 159 del 20 ottobre 2006, con la quale l’Amministrazione affida il lavoro a tre società fra cui la SEI, che fa parte di ASM, che a sua volta appartiene per il 90% al Comune di Settimo. Anche il teleriscaldamento non è uno scherzo. Costa più di dieci milioni di euro e sconvolgerà il traffico cittadino per mesi o anni. Eppure non si conosce nulla del progetto elaborato dalla società incaricata. Qualcuno l’ha mai visto? Quali quartieri e quali condomini riguarderà? Dove passeranno i tubi? Quando cominceranno i lavori? Chi pagherà quella cifra? Buio pesto. Però sembra che sia già cominciato il pellegrinaggio dei consiglieri comunali chivassesi nella sede della società di Settimo. Visite discrete. Senza chiasso. Niente annunci sui giornali. Niente foto sorridenti a fianco del sindaco di Settimo. Non sarebbe gentile far sapere qualcosa anche ai cittadini?
Due indicativi esempi di amministrazione “trasparente”. A proposito di trasparenza: dove è finita la promessa di pubblicare il testo delle delibere di giunta sul sito del Comune? Perché non viene aggiornato l’elenco dei contributi erogati dal Comune alle associazioni, fermo al 2005?


Piero Meaglia

Nessun commento: