COME MASSACRARE I PENDOLARI DELLE FERROVIE E FAVORIRE IL TRAFFICO SU GOMMA.

Tutti i massacrati sono caldamente invitati a inserire il proprio commento, che verrà pubblicato anonimo o firmato, a vostra scelta.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE UTENTI FERROVIA CHIVASSO – AOSTA
Del 28 novembre 2006

Alcuni organi di informazione hanno riportato la notizia che mercoledì scorso, 22 novembre, si è tenuto un incontro convocato dall’assessore regionale ai trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli per discutere di “ammodernamento della linea ferroviaria Torino – Aosta”. Come riportato sul sito della Regione Piemonte, a questo incontro erano invitati la Regione Valle d’Aosta, i comuni di Chivasso, Ivrea e Aosta, e RFI.

Sempre dai giornali, si apprende che l’esito dell’incontro sarebbe stato la decisione di procedere alla realizzazione del cosiddetto “peduncolo” di Chivasso, un tratto di nuovo binario che raccordi la linea
verso Ivrea con la Torino – Milano evitando l’inversione di marcia dei treni a Chivasso.
Secondo coloro che, da anni, si battono per la realizzazione di questa opera, essa ridurrebbe i tempi di
percorrenza da Ivrea a Torino fino a 10 minuti.

Non spiegano, però, che ciò avverrebbe eliminando la fermata di Chivasso, meta di moltissimi studenti e
lavoratori di Caluso e Montanaro, nonché stazione dove i viaggiatori provenienti da nord trovano la
coincidenza per i treni da e per Torino e Milano.
Esprimiamo tutta la nostra perplessità, se non contrarietà, a questa scelta.

Crediamo che, prima di tutto, debba essere criticato il modo in cui si sta procedendo sul tema dell’ammodernamento della linea Aosta – Ivrea – Chivasso – Torino.
Alle riunioni convocate su questo tema (quella del 22/11 è solo la più recente) non sono mai stati invitati né i comuni canavesani (Borgofranco, Strambino, Candia, Mercenasco, Caluso e Montanaro), né Trenitalia, né l’Associazione Utenti: tutti interlocutori INDISPENSABILI per assumere decisioni sul futuro della linea ferroviaria.
Ricordiamo a chi ha convocato queste riunioni che, senza il decisivo contributo della Associazione Utenti, questa ferrovia non sarebbe stata ricostruita dopo l’alluvione del 2000, né avrebbe visto i lavori per elettrificare la tratta Chivasso – Ivrea, solo per citare gli interventi più recenti.

Inoltre, crediamo che ben altre siano le priorità dei lavori di ammodernamento di cui necessita la tratta Chivasso – Ivrea.
Accorciare il percorso da Torino verso Ivrea “saltando” Chivasso non serve a guadagnare tempo se, appena immessi sul binario unico, ci si deve fermare per effettuare gli incroci o, peggio, perché è guasto uno degli innumerevoli passaggi a livello. Ed arrivare poi al rallentamento a passo d’uomo per transitare sul ponte sul Chiusella!
Chi prende il treno tutti i giorni preferisce avere una ragionevole certezza di giungere a
destinazione all’ora scritta sull’orario ferroviario, piuttosto che tempi di percorrenza TEORICI - magari più brevi - ma che non vengono quasi mai rispettati.


Insomma: le nostre priorità di ammodernamento della linea sono la velocizzazione del transito sul ponte
sul Chiusella, l’eliminazione dei passaggi a livello e il raddoppio dei binari tra Ivrea e Chivasso.

Chiediamo alla Regione Piemonte di convocare un nuovo incontro invitando a partecipare TUTTI GLI INTERLOCUTORI interessati al futuro della linea Aosta – Ivrea – Chivasso – Torino, in modo che le decisioni siano assunte perlomeno ascoltando i contributi di tutte le parti interessate.

Associazione Utenti Ferrovia
Chivasso – Ivrea – Aosta
http://digilander.libero.it/aufchivassoaosta
Ivrea, 28 novembre 2006

La sede si trova presso:
CAMERA DEL LAVORO PIAZZA PERRONE, 3 10015 IVREA (TO)
La riunione fissa dell'associazione è ogni secondo lunedì del mese, alle ore 21.00 a CALUSO presso il Centro Aperto, Via S. Francesco



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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo alcuni comunicati sull'argomento, mi sembra non sia stato ancora toccato un argomento. Le ragioni vere del "Peduncolo". Le ragioni, a mio avviso non riguardano il traffico passeggeri, bensì le merci, ed in particolare talune merci.
Mi spiego: in prospettiva, sarà interesse di più soggetti (Regione, Provincia, Comune di Montanaro, Trenitalia, ecc...) trasportare le scorie dell'inceneritore alla discarica(di Montanaro)tramite il mezzo ferroviario (Torino-Montanaro), possibilimente semplificandolo. Molte delle altre ragioni mi sembrano francamente pretestuose

Anonimo ha detto...

Desidero solo precisare che i lavori dell'elettrificazione Chivasso-Ivrea sono stati terminati a dicembre 2006, quindi 5 mesi fa, ed a tutt'oggi nessun treno Chivasso-Ivrea viene effettuato in trazione elettrica, il che consentirebbe un risparmio di tempo grazie al maggior spunto in accelerazione dei locomotori elettrici e degli elettrotreni: calcolando anche solo una trentina di secondi ogni fermata (partenza da Chivasso + 6 fermate + la ripresa dopo il rallentamento sul Chiusella), sarebbero 4 minuti. Purtroppo nessuno (Regione, Trenitalia, Comuni della linea) dà informazioni in merito a questo ritardo o mostra di preoccuparsene.
Tra l'altro oggi, dopo diversi mesi, mi sono dovuto recare a Torino e ho personalmente constatato due cose:
1. Il treno Torino-Aosta delle 18.25 è costituito da 5 carrozze molto affollate (circa 70 persone per carrozza quindi circa 350 viaggiatori). Di questi la maggior parte (a occhio molto più della metà, forse 2/3) è scesa a Chivasso. Sul marciapiede della stazione erano in attesa di salire (ho guardato mentre scendevo) più di 100-150 persone. Praticamente è la stazione con il maggior afflusso di viaggiatori della linea: non sono un City Manager ma solo un pazzo potrebbe pensare di eliminare una fermata che non solo è la più utilizzata ma anche quella economicamente più redditizia!
2. Ho visto i faraonici lavori del Passante di Torino: milioni di mc3 di sbancamenti, milioni di tonnellate di cemento, centinaia di mezzi (gru, camion, escavatori), uno sconvolgimento senza pari, la percezione di lavori che richiederanno anni e anni, per non parlare della nuova stazione di Porta Susa, una montagna di denaro pubblico per partorire - dal punto di vista trasportistico - un topolino. Non c'è infatti proporzione fra questi investimenti, che prosciugherebbero le risorse di un emirato arabo, e i reali benefici di un raddoppio di pochi km di linea, ottenibile con un decimo di questi lavori, limitando ad esempio l'interramento ed evitando progetti da Mille e una notte. Lo so, lo so da me che non ho capito niente: questi lavori servono in realtà per consentire una gigantesca speculazione edilizia e per... Ma mentre guardavo la stanchezza sui visi dei pendolari seduti sugli strapuntini o in piedi, non potevo far a meno di incazzarmi su come vengono spesi i miliardi per fare di tutto fuorché migliorare veramente i trasporti.
Ciao

Anonimo ha detto...

Bene, sono contento che anche al di fuori del pendolarismo qualcuno cominci a capire come stanno le cose. Io viaggio sulla tratta Montanaro-Chivasso-Torino da 40 anni. Posso dire che 40 anni fa c’erano ancora le locomotive a vapore su qualche treno, ma mi alzavo al mattino alla stessa ora in cui mi alzo adesso ed arrivavo alla sera alla stessa ora in cui arrivo adesso.
C’e’ pero’ una differenza : 40 anni fa salivo a Montanaro ed il treno da Ivrea o Aosta mi permettva di scendere direttamente a Torino,
stessa cosa alla sera, salivo a Torino ed il treno mi permetteva di scendere direttamente a Montanaro.
Adesso invece sui treni locali e’ obbligatorio scendere a Chivasso e cambiare treno, prendendo al mattino il diretto da Milano verso Torino, ed alla sera prendendo il diretto per Milano e a Chivasso la coincidenza per Ivrea.
Unico problema : se al mattino il locale da Ivrea e’ in ritardo anche di 5 minuti (chiaramente per cause F.S.), il diretto da Milano per Torino non aspetta, e centinaia di viaggiatori sono costretti a prendere qualche treno successivo. Alla sera lo stesso, se il diretto da Torino per Milano e’ in ritardo di 5 minuti (chiaramente sempre per cause F.S.), il treno locale non aspetta e parte VUOTO dalla stazione di Chivasso (al massimo con una decina di viaggiatori), e tutto questo perche’ secondo le F.S. il concetto di coincidenza non esiste piu’, tutti i treni devono partire in orario se no’ pagano penali alla regione o stupidaggini del genere.
MA SE UN TRENO PARTE VUOTO (anche se in orario e costringendo decine di viaggiatori ad aspettare 1 ora il treno successivo per Ivrea, chiaramente poi strapieno perche’ riceve i viaggiatori di 2 treni) CHE RAZZA DI SERVIZIO PUBBLICO FA? Io in quel caso prendo e vado a fare autostop a mio rischio e pericolo perche’ non ho ‘ore’ da buttare via; queste situazioni si verificano almeno una volta alla settimana.Tutti questi problemi l’amico Agosstino li conosce bene, ma sono anni che non riusciamo a risolverli.

Se poi aggiungiamo il degrado del territorio per lavori inutili che non risolveranno certo i problemi del pendolarismo chivassese, infatti con l’alta velocita’ Chivasso si vedra’ sfrecciare i treni proprio ad alta velocita’, se vediamo gli enormi buchi che hanno fatto a Montanaro (cave di estrazione della ghiaia per permettere le realizzazione del progetto) e che gia’ sappiamo verranno riempite con i rifiuti di Torino e della Provincia di Torino, e i lavori infiniti del passante ferroviario di Torino ecc. ecc. che durano ormai da 10 anni ma che sembra dureranno ancora di piu’, ecco con tutte queste cose il quadro si completa.
E’ sempre piu’ dura e faticosa la vita dello schiavo pendolare.
(p.s. volevo ancora aggiungere che par fare queste belle gite giornaliere si deve pagare per la tratta Montanaro/Torino un abbonamento da 54 Euro, non tantissimo, ma nenche poco…!!!)
Saluti.

Anonimo ha detto...

Se si fa il CONVEGNO SUI TRASPORTI è necessario farlo con degli interventi il piu' possibile LOCALI, senza farci troppe seghe con i vari politici diturno che svolazzano allegramente sui problemi, per poi non fare un cazzo.