Sono bastati pochi giorni di pioggia, del tutto insufficienti per limitare il deficit idrico stagionale, per far sparire quasi del tutto il problema-acqua dalle attenzioni dei media. Così sarà fino alla prossima emergenza, perchè in Italia i problemi al massimo si affrontano (generalmente male...) soltanto quando metaforicamente e non solo "l' acqua è alla gola"... E se ognuno di noi, nella sua quotidianità, si impegnasse per limitare e razionalizzare i consumi? Forse non si risolverà il problema alla radice, ma almeno non saremo sopraffatti dall' indifferenza verso una problematica che, nei prossimi anni, si trasformerà in preziosa risorsa da contendere con ogni mezzo. Quindi partiamo da noi stessi! Una cosa ad esempio che possiamo fare (non sicuramente l' unica), è quella di non acquistare più acqua minerale in bottiglia ma di consumare quella dell' acquedotto. In questo modo limiteremo il dispendio energetico dovuto al trasporto dagli stabilimenti di produzione ai luoghi di consumo: hai mai letto le etichette sulle bottiglie e non ti sei mai posto il problema se sia intelligente bere a Chivasso della semplice acqua che arriva dalla provincia di Potenza o da quella di Trento? Il tuo non-consumo di acqua in bottiglia aiutera' a non intasare ulteriormente strade ed autostrade con inquinanti, pericolosi e rumorosi tir; non contribuirà dal punto di vista energetico e da quello dello smaltimento e/o riciclo dovuto alla produzione di bottiglie in plastica (o di vetro, per i pochi che le ancora le utilizzano). Infine, oltre ad un minor impatto ambientale, la tua nuova scelta di privilegiare l' acqua del rubinetto di casa alla minerale in bottiglia, ti consentirà un certo risparmio economico. Basta confrontare il prezzo medio delle acque minerali con il costo dell' acqua del tuo acquedotto. e moltiplicarlo per il consumo medio/annuo, per capire quanti euro ti rimarranno in saccoccia. E se la tua acqua del rubinetto la trovi "profumata" di cloro, non ti preoccupare più di tanto. Per eliminare questo piccolo inconveniente, è sufficiente riempire l' acqua non nelle bottiglie ma in caraffe di vetro e berla dopo una decina di minuti: in questo modo l' inconveniente sparirà. Molteplici sono i settori in cui le scelte individuali possono incidere dal punto di vista ambientale, nonchè etico. Incominciamo con un semplice gesto quotidiano e coinvolgiamo in questo gesto chi ci sta vicino, nella speranza che il buon senso sia contagioso... Frediano Dutto. |
ACQUA: ognuno di noi faccia la sua parte...
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