Un nuovo commento sulla trasmissione tv "Mimanda raitre" desicata alla differenziata a Chivasso...


Da almeno un decennio, per scelta personale, ho praticamente smesso di guardare la televisione, e quindi della trasmissione su Rai 3 in cui si discuteva della raccolta differenziata a Chivasso posso solo parlare "di riflesso", dopo la lettura dei numerosi articoli apparsi sui periodici locali e dai commenti di diversi chivassesi.
Ho condiviso le reazioni indignate degli Amministratori locali, giustamente risentiti per una eccessiva spettacolarizzazione in negativo di un argomento tanto importante per i risvolti ambientali, culturali ed economici come quello della raccolta differenziata dei rifiuti. Con questo mio breve intervento, però, intendo soffermarmi in particolare su un aspetto della situazione. Ovvero sulle "storie" personali dei principali personaggi a capo di questo discutibile movimento contro il porta a porta. Da una parte questi personaggi affermerebbero di essere a favore della raccolta differenziata, dall' altra contestano testardamente il sistema porta a porta, ossia l' unico metodo in grado di garantire percentuali di raccolta diffenziata significative. Basti ricordare che la città di Chivasso, con il vecchio sistema delle isole ecologiche con cassonetti stradali, non ha mai superato il 20 - 22% di differenziata, contro l' oltre 60 % raggiunto in pochi mesi con il porta a porta. Ma per tornare ai "cervelli" del movimento in oggetto, e prese per buone le loro reiterate dichiarazioni con le quali si dicono comunque favorevoli alla differenziata (ma senza il porta a porta), voglio ricordare che il sottoscritto da oltre vent' anni si interessa di problematiche ambientali locali e quindi anche di rifiuti. Già nel lontano 1985 ricordo di aver promosso con giovani amici, che poi daranno vita al Centro Otelli, una apprezzata mostra itinerante ("Il rifiuto ritrovato") proprio sul tema della differenziazione e del riciclo dei rifiuti, oltre che uno riuscito convegno sul tema con la presenza del sindaco di un comune veneto (Cadoneghe, in provincia di Padova) che già in quegli anni, quando da noi non si raccoglieva separatamente neanche la carta, aveva ideato un sistema innovativo nel settore della raccolta rifiuti urbani.
Bene, in tutti questi lunghi anni di interesse per l' argomento, devo però dire di non avere mai avuto il piacere di aver visto i vari Signor Priora, Marasà, Cacavale od altri che, da alcuni mesi, sembra che abbiano molte verità in tasca in tema di smaltimento dei rifiuti... Sarà forse l' approccio diverso nell' affrontare la situazione, ma francamente credo che i conti non tornino, e, pur non avendo avuto il "piacere" di assistere la discussa trasmissione, condotta da un altrettanto discusso mezzobusto in doppiopetto (omonimo di un ben più celebre cantante estivo degli anni '60), ho l' impressione che la mediocre comparsata televisiva si sia trasformata nel più classico dei boomerang per questi signori che si sono improvvisati arringapopoli a tempo perso. Spiace infine sapere che, fra questi contestatori -urlatori, abbia fatto capolino anche un responsabile del centrosinistra cittadino.
Come dire: se avesse vinto le elezioni amministrative di un anno fa lo schieramento di Cambursano (che anch' io ho sostenuto), non saremmo qui a discutere di queste cose e nelle strade cittadine ci sarebbero ancora gli obsoleti cassonetti con il relativo corollario del 20 % di raccolta differenziata?
...Un interrogativo lecito quanto inquietante...

Frediano DUTTO.

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