A volte ritornano.
Gli irriducibili del no alla raccolta porta-a-porta stanno partendo all'attacco a Torrazza Piemonte. Dopo i volantini, manifesti, e gran corteo a Chivasso, anche la collina si fregia del suo bel gruppo di protesta. Che sta ponendo un discorso sul merito e non sul metodo, come perlomeno puntualizzavano i loro cugini chivassesi. Già, perché il "Comitato Antimetodo porta-a-porta" era nato DOPO l'avvio della raccolta. Le loro lamentele/richieste si fondavano almeno in parte su situazioni reali, relative all'avvio problematico della raccolta stessa in alcune zone della città, interpretate secondo un'ottica molto Nimby, ma reali.
Invece a Torrazza la raccolta porta-a-porta NON E' ANCORA PARTITA!
E già che chi diffonde messaggi come "CITTADINI.. NON RITIRATE I CONTENITORI PER LA DIFFERENZIATA!".
Io a Torrazza non ci vivo, quindi ho chiesto l'opinione di un torrazzese che di ambiente se ne intende: Giacomo Berutti, portavoce del comitato IRA (Iniziativa Recupero Ambientale).
Fran: Cosa ne pensa la vostra associazione della raccolta porta-a-porta?
G.B.: Tutto il bene possibile. E' una tappa obbligata, d'altronde.
Fran: Perché?
G.B.: Perché in tutti questi anni a Torrazza non si è mai differenziato seriamente. I cassonetti per la plastica, ad esempio, non si sono mai visti. Quindi l'unico modo per raggiungere dei risultati concreti per l'ambiente era la raccolta differenziata spinta.
Fran: Ma hai sentito cosa sta organizzando questo gruppo di cittadini (non meglio identificati)?
G.B.: Ho letto un articolo sulla Nuova Periferia, ma temo di non averne capito bene il senso. In ogni caso, non mi stupisco più di tanto: se i torrazzesi non sono abituati nemmeno a buttare una bottiglia nell'apposito cassonetto, è ovvio che manifestino un'insofferenza intollerabile verso una disciplina imposta "dall'alto".
Fran: E come pensi che si risolverà tutto questo?
G.B.: Temo che sarà difficile che la raccolta ingrani, qui. Non c'è il minimo senso civico, e questo è triste. Ma, naturalmente, spero di sbagliarmi, e che prima o poi gli obiettivi vengano raggiunti come in tanti altri comuni.
Fran: Lo speriamo tutti. Grazie.
Francesca Polizzi - Chivasso
Gli irriducibili del no alla raccolta porta-a-porta stanno partendo all'attacco a Torrazza Piemonte. Dopo i volantini, manifesti, e gran corteo a Chivasso, anche la collina si fregia del suo bel gruppo di protesta. Che sta ponendo un discorso sul merito e non sul metodo, come perlomeno puntualizzavano i loro cugini chivassesi. Già, perché il "Comitato Antimetodo porta-a-porta" era nato DOPO l'avvio della raccolta. Le loro lamentele/richieste si fondavano almeno in parte su situazioni reali, relative all'avvio problematico della raccolta stessa in alcune zone della città, interpretate secondo un'ottica molto Nimby, ma reali.
Invece a Torrazza la raccolta porta-a-porta NON E' ANCORA PARTITA!
E già che chi diffonde messaggi come "CITTADINI.. NON RITIRATE I CONTENITORI PER LA DIFFERENZIATA!".
Io a Torrazza non ci vivo, quindi ho chiesto l'opinione di un torrazzese che di ambiente se ne intende: Giacomo Berutti, portavoce del comitato IRA (Iniziativa Recupero Ambientale).
Fran: Cosa ne pensa la vostra associazione della raccolta porta-a-porta?
G.B.: Tutto il bene possibile. E' una tappa obbligata, d'altronde.
Fran: Perché?
G.B.: Perché in tutti questi anni a Torrazza non si è mai differenziato seriamente. I cassonetti per la plastica, ad esempio, non si sono mai visti. Quindi l'unico modo per raggiungere dei risultati concreti per l'ambiente era la raccolta differenziata spinta.
Fran: Ma hai sentito cosa sta organizzando questo gruppo di cittadini (non meglio identificati)?
G.B.: Ho letto un articolo sulla Nuova Periferia, ma temo di non averne capito bene il senso. In ogni caso, non mi stupisco più di tanto: se i torrazzesi non sono abituati nemmeno a buttare una bottiglia nell'apposito cassonetto, è ovvio che manifestino un'insofferenza intollerabile verso una disciplina imposta "dall'alto".
Fran: E come pensi che si risolverà tutto questo?
G.B.: Temo che sarà difficile che la raccolta ingrani, qui. Non c'è il minimo senso civico, e questo è triste. Ma, naturalmente, spero di sbagliarmi, e che prima o poi gli obiettivi vengano raggiunti come in tanti altri comuni.
Fran: Lo speriamo tutti. Grazie.
Francesca Polizzi - Chivasso
2 commenti:
Brava FRAN!
Purtropo la madre degli stolti è sempre gravida... anche a Torrazza Piemonte... e quando non è abbastanza gravida arrivano gli stolti da Chivasso che non paghi del bordello che hanno fatto a casa loro, si divertono a fare casino anche in trasferta...
Un saluto comuecologista da Spartakus.
Il sindaco dice che la differenziata partirà presto, ma non ci credo!sono d'accordo, non c'è il minimo di senso civico a torrazza...
basta guardare indiero e ricordarsi la penosa campagna elettorale dal quale è uscito vincente questo sindaco fantoccio
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