Liberare chi ha liberato Daniele Mastrogiacomo: un Appello di EMERGENCY.


Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani. Da allora nessuno ha potuto vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione.

Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è rinchiuso,

ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando "con i cavi elettrici".

Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia.

Il Ministro della sanità afgano ci ha informato che in un "alto meeting sulla sicurezza nazionale" presieduto da Hamid Karzai, è stato deciso

di non rilasciare Rahmatullah Hanefi. Ci hanno fatto capire che non ci sono accuse contro di lui, ma che sono pronti a fabbricare false prove.

Non è accettabile che il prezzo della liberazione del cittadino italiano Daniele Mastrogiacomo venga pagato da un coraggioso cittadino afgano e da Emergency. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo italiano, negli ultimi cinque giorni, di impegnarsi per l'immediato rilascio

di Rahmatullah Hanefi e il governo ci ha assicurato che l'avrebbe fatto.

Chiediamo con forza al Governo italiano di rispettare le parola data.

Teresa Sarti Strada

(Presidente di Emergency). www.emergency.it


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