Referendum: assemblea a Chivasso



Si è svolta ieri, in piazza duomo a Chivasso, l'assemblea convocata dal Comitato per il si ai 4 referendum, per dare corpo al risultato delle votazioni e iniziare a discutere come farsì che il risultato referendario sia rispettato. L'assemblea ha visto la partecipazione di Domenico Cena (Legambiente), Del professore Ermanno Vitale che ha inquadrato il concetto di bene comyne, dell'Assessore all'ambiente del Comune di Chivasso G. Vitali e dell'Neosindaco di Chivasso, De Mori. Assente giustificato Claudio Castello.
Per il Comitato Zesi ha introdotto i temi oggetto di discorso, segnalando come i referendum abbiano posto questioni sia di metoto, con l'evidente richiesta dei cittadini di poter esprimere il proprio parere e con la necessità di trovare nuove forme di partecipazione e di rappresentanza, sia di sostanza con la necessità che il servizio pubblico abbandoni la via della privatizzazione e torni di gestione pubblica. Inoltre sul nucleare restano, nel nosto comune due questioni aperte: le scorie di Saluggia e i trasporti delle scorie.

Interessante l'intervento del Prof. Vitale, che ha illustrato il concetto del Bene Comune, e di come sia necessario immaginare una nuova reimmissione di questo fondamentale concetto nella pratica politica, abbandonando le follie di una finanziarizzazione e di una privatizzazione di benio necessari alla coesione sociale.
D. Cena ha quindi illustrato la posizione e le richieste di Legambiente, in relazione sia ai referendum che ad altre problematiche locali, chiedendo all'Amministrazione di lavorare insieme su queste tematiche.
L'Assesore Vitale è intervenuto, dichiarando disponibilità al confronto e volontà di cercare strade comuni  per la soluzione di queste problematiche. Ha inoltre comunicato che (finalmente) nel Sito del Comune è stato pubblicato il piano della sicurezza relativp ai trasporti nucleari e che è intenzione del Comune deliberare in settembre che Chivasso è una città denuclearizzata.
Breve intevento del Sindaco che ha confermato la disponibilità dell'amministrazione sui temi in oggetto.
L'assemblea si è chiusa con un la constatazione che sia necessario dare risposte alle domande che i quesiti referendari hanno posto, ed in particolar modo su come deve essere il servizio pubblico, che, non solo in relazione alla distribuzione dell'acqua, è stato posto al centro della battaglia referendaria. Si deve superare l'attuale modello che puntava sullla privatizzazione dei servizi, ma si deve anche abbandonare la partitizzazione dei servizi, che si è rivelata incapace di fornire un servizio adeguato ed economico.
In questo senso è da segnalare in negativo l'assenza dei partiti. All'assemblea non erano presenti rappresentanti dei partiti, nè di quelli che avevano aderito alla campagna referendaria, nè di quelli che erano o contrari o che avevano lasciato libertà di voto.
"Ancora una volta i partiti dimostrano la lontananza dagli elettori. di fronte ad un movimento che ha portato il 63% di chivassesi al voto, si è preferito stare lontano dalla discussione. Mi rivolgo sia a chi ha festeggiato il risultato referendario come un'aria nuova che avanza sia a chi era per il no: il voto ha dimostrato che i cittadini vogliono cambiare e che vogliono esserci. Non sottraetevi al confronto, non ve lo permetteremo" ha dichiarato Massimo Zesi, per il Comitato referendario.

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